Il 24 febbraio 2025, il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che l’Europa è pronta a inviare circa 30’000 soldati in Ucraina per garantire l’implementazione di un eventuale accordo di pace. Durante un incontro con il presidente statunitense Donald Trump, Macron ha precisato che l’Unione Europea è pronta “ad inviare truppe” per verificare che “la pace venga rispettata”.
Tuttavia, la proposta ha suscitato reazioni contrastanti in Europa. In Italia, la Lega ha manifestato un netto rifiuto all’idea di inviare soldati italiani in Ucraina, con il capodelegazione al Parlamento europeo, Paolo Borchia, che ha dichiarato: “Nessun soldato italiano in Ucraina. Soldati italiani al fronte? Not in our name. Se Macron vuole alimentare l’escalation militare, è un problema suo.”
La Russia ha definito l’idea di inviare truppe europee in Ucraina come «inaccettabile». Il portavoce di Vladimir Putin ha espressamente condannato questa proposta, considerando l’eventuale intervento militare europeo una provocazione che potrebbe esacerbare ulteriormente la situazione, portando a un’escalation del conflitto.
La proposta di Macron ha spaccato l’Europa: mentre paesi come Francia e Regno Unito si sono dichiarati pronti a considerare l’invio di truppe, Germania, Polonia, Spagna e Italia si sono opposti. Il presidente polacco Andrzej Duda ha sottolineato che non c’è stato alcun accordo in merito all’invio di soldati in Ucraina.
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