Dopo l’India anche la Cina ha accelerato gli acquisti a partire da maggio, attirata dai prezzi super scontati. E molti altri Paesi emergenti stanno seguendo a ruota. Così il calo delle importazioni europee è più che compensato (almeno fino all’entrata in vigore dell’embargo Ue)
L’Europa cerca (a fatica) di prendere le distanze dal petrolio russo, ma l’India e ora anche la Cina comprano a piene mani, seguite da molti altri Paesi emergenti che un mese dopo l’altro, attirati da sconti di prezzo crescenti, stanno intensificando gli acquisti.
Il risultato è che oggi Mosca nonostante le sanzioni occidentali è tornata ad esportare come e più di quanto faceva prima della guerra in Ucraina: addirittura a ritmi che non raggiungeva da tre anni se si guarda al greggio trasportato…
Le sanzioni contro la Russia funzionano alla grande! (per la Russia)
La sensazione che ho sempre avuto è che si cerchi di speronare un panzer usando una 500.
Stiamo un po’ a vedere chi si ritroverà ingessato e in trazione all’ospedale…