Il professor Orsini solleva interrogativi significativi riguardo alla legge italiana sulla vendita di armi. Secondo la Normattiva – Legge 185/1990, che regola l’export di materiali di armamento, non è consentito vendere armi a stati coinvolti in conflitti armati, specialmente quando ci sono accuse di crimini contro l’umanità accertati da organizzazioni internazionali come le Nazioni Unite.
L’esportazione ed il transito di materiali di armamento sono altresì vietati:
- Verso Paesi in Conflitto Armato: È vietata l’esportazione verso stati coinvolti in conflitti armati, a meno che non vi siano eccezioni stabilite dal Consiglio dei Ministri
- Verso Stati con Violazioni dei Diritti Umani: Sono escluse esportazioni verso paesi responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, come accertato da organi competenti delle Nazioni Unite o dell’Unione Europea.
Orsini critica aspramente la posizione del governo italiano, in particolare quella del Primo Ministro Giorgia Meloni, che continua a sostenere la vendita di armi a Israele.
“Se un’organizzazione indipendente conducesse indagini sui crimini di guerra di Netanyahu e emergessero prove concrete delle sue responsabilità, Meloni si troverebbe in una situazione di grande difficoltà”, avverte Orsini.
In questo contesto, il professor Orsini punta il dito contro l’assenza di una condanna chiara da parte della Meloni nei confronti delle azioni israeliane. La critica più incisiva che ha rivolto a Netanyahu, sostiene Orsini, si è limitata a un avvertimento: “Attento a non cadere nella trappola di Hamas”, piuttosto che una condanna diretta delle violenze.
“Invece di esprimere solidarietà al popolo palestinese, Meloni sembra più interessata a proteggere i propri interessi politici e commerciali”, conclude il professor Orsini, evidenziando la distanza tra la retorica politica e la realtà dei fatti sul terreno.
Con una crisi umanitaria in corso e il dibattito sulle vendite di armi in primo piano, la questione solleva interrogativi sulla coerenza delle politiche italiane e sul rispetto dei diritti umani nei conflitti internazionali.