Guiseppe Mazzini è stato l’individuo a cui Albert Pike scrisse alcune lettere, nelle quali espose che ci sarebbero state tre guerre mondiali che avrebbero alla fine unito il mondo sotto una dittatura luciferina. Come Pike, Mazzini fù un Illuminato e possedeva il 33esimo grado massonico. Egli è anche il fondatore della Mafia. Le forze dell’ordine conoscevano da tempo i rapporti che vi erano tra massoneria e Cosa Nostra.
“Il comitato ritiene che il legame tra Cosa Nostra e le istituzioni è basato gran parte sulla Massoneria.”
Il terreno fondamentale su cui è stato creato e rinforzato il collegamento tra Cosa Nostra con i funzionari pubblici e i professionisti privati è la Massoneria. Il legame Massoneria serve per mantenere le relazioni costanti e organiche. L’ammissione di membri in Cosa Nostra, anche a livelli elevati, non è un evento occasionale o episodico, ma una scelta strategica. Il giuramento di fedeltà a Cosa Nostra rimane il punto cardine attorno al quale gli ”Uomini d’onore”, devono essere chiaramente legati. Ma le associazioni Massoniche offrono alla mafia uno strumento formidabile per estendere il proprio potere, per ottenere favori e privilegi in ogni campo: sia per la conclusione delle grandi imprese sia per “sistemare le dispute”, come molti collaboratori di giustizia hanno rivelato “.
Mazzini Autorizza Furti Incendi Avvelenamenti
Mazzini nacque a Genova e suo padre fù un “giacobino” (massone del gruppo degli Illuminati che hanno provocato la Rivoluzione francese). Come suo padre, che era anche un professore universitario, Mazzini gravitò nell’ambiente delle società segrete.
Nel 1830 Mazzini si recò in Toscana, dove divenne membro della carboneria, un’associazione segreta con scopi politici. Il 31 ottobre dello stesso anno fu arrestato a Genova e internato a Savona. Durante la sua prigionia ideò un nuovo movimento patriottico, diretto a sostituire il fallimentare movimento della carboneria. Anche se fù liberato all’inizio del 1831, scelse l’esilio, invece di una vita confinata nel piccolo borgo assegnato lui dalla polizia, spostandosi a Ginevra in Svizzera.
Ancora più interessante è il desiderio di Mazzini di creare gli “Stati Uniti d’Europa”, un secolo prima che l’Unione europea nascesse. Il globalismo è Illuminismo e Mazzini fu fedele a entrambi. Ora, tornando alla mafia:
“Giuseppe Mazzini, un massone di 33esimo grado, fondò un gruppo di rivoluzionari chiamato Giovine Italia. Il loro obiettivo era quello di liberare l’Italia dal controllo della monarchia e dal papa. Ebbero successo e Mazzini fù onorato come un patriota in Italia. Ma, nel processo, nacque la mafia. I rivoluzionari della Giovine Italia ebbero bisogno di soldi, e quindi:
“… per procurarsi da vivere rapinarono banche, saccheggiarono o bruciarono le aziende, se da queste non veniva pagato il pizzo e sequestrarono persone per ricavarne un riscatto. In tutta Italia si diffuse la frase” Mazzini Autorizza Furti, Incendi e Attentati (o avvelenamenti)”
Questa frase è stata accorciata nella sigla, MAFIA, nasce ora la criminalità organizzata. (John Daniel, “Scarlet and the Beast,” Vol. I., pages 330-331)
Mazzini fù anche il fondatore del Rito scozzese della massoneria in Italia. Dobbiamo renderci conto che il Rito Scozzese è il ramo degli Illuminati nella Massoneria. Fù fondato dagli illuministi Albert Pike e Mazzini. Il Rito scozzese ha 33 gradi. La maggior parte delle persone avanzano solo nei primi tre livelli e ignorano i veri obiettivi del Rito Scozzese, e gli adoratori di Lucifero che comandano dall’alto.
Detto questo, la mafia è solo un altro strumento degli Illuminati, funzionando, nella realizzazione della loro agenda luciferina.
“La strategia politica di Cosa Nostra è la seguente:
L’occupazione e il governo del territorio in concorrenza con le autorità legittime, possiede immense risorse finanziarie, ha un esercito segreto ben armato, ha un programma di espansione illimitata, tutte queste caratteristiche ne fanno una organizzazione che opera secondo la logica del potere e della convenienza, senza regole se non quelle che si prodigano a difendere. La strategia politica di Cosa Nostra non viene modificata da altri,ma viene imposta sugli altri in termini di corruzione e violenza.
La mafia e la politica hanno un rapporto di “convivenza”,convivenza la quale ha favorito i tentativi di infiltrazione negli organi di governo, nella magistratura, nella polizia e nelle autorità locali. Alcuni tentativi hanno avuto successo, con conseguenze disastrose per la legittimità e la credibilità delle azioni intraprese dalle autorità pubbliche. ”
Queste azioni includono omicidi, ricatti, intimidazioni, corruzione e altri metodi per man tenere la gente sotto il controllo della mafia. “Ordine dal caos” sotto il mantra de “il fine giustifica i mezzi.”
In uno studio di Leonardo Sciascia, apparso nel 1972 su Storia illustrata ricostruisce con molta attenzione l’origine del termine mafia. Egli riprende anche la teoria relativa all’introduzione del vocabolo nell’isola, ricondotta all’unificazione del Regno d’Italia, espressa da Charles Heckethorn; questa teoria, poi ripresa dall’economista e sociologo Giuseppe Palomba, afferma che il termine «MAFIA» non sarebbe altro che l’acronimo delle parole: «Mazzini Autorizza Furti Incendi Avvelenamenti».