Carmelo Adagio, 55 anni, era il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo
I suoi bambini venivano sempre prima di tutto e contro tutti perché, come diceva citando Don Milani, “Se si perdono i ragazzi più difficili la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati”. Da ieri mattina la scuola bolognese è un po’ più povera: un malore le ha strappato Carmelo Adagio, amatissimo preside dell’Istituto comprensivo di Gaggio Montano. Il vice direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Bruno Di Palma e il provveditore Giuseppe Antonio Panzardi si stringono in “un malinconico abbraccio” alla moglie Simona Urso, preside dell’Iis Caduti della Direttissima, e alla figlia Luce. Il sindaco Matteo Lepore e il segretario della Uil Scuola, Serafino Veltri si uniscono al cordoglio generale.
Nato a Lentini 55 anni fa, una laurea in Lettere moderne e un dottorato in Storia, Carmelo era un uomo di profonda cultura senza farlo mai pesare. La sua ironia, il suo sorriso, la sua curiosità, la sua arte sopraffina alla mediazione in realtà nascondevano una volontà lucida, ferrea che poteva sfociare anche in un grosso ‘rabbuffo’ perché lui voleva che le sue scuole fossero davvero a misura di studente. Tutto, ma proprio tutto doveva essere fatto per loro e per le loro famiglie, mai dimenticate. Nessuno è mai stato lasciato indietro: dalle attività a supporto ai computer per la dad, si è inventato di tutto.