La vendita delle copie fisiche dei maggiori quotidiani italiani cola a picco, e la crescita delle versioni online non compensa le perdite. Ecco com’è ridotta l’editoria
I dieci anni appena trascorsi hanno segnato un vero e proprio crollo per l’intero comparto dell’editoria in Italia, che facendo un paio di conti appare in evidente crisi nera. Si stima che tra il 2010 ed il 2020 i vari gruppi editoriali abbiano perso complessivamente qualcosa come 2,4 miliardi di euro di ricavi, il che la dice lunga sullo stato di salute dell’informazione.
E’ un’ottima notizia specie nei confronti dei grandi gruppi editoriali che da tempo non fanno più informazione, ma disinformazione e che quindi come tali meritano di essere puniti dai lettori.
Per fortuna oggi la rete mette a disposizione diversi canali che diffondono informazioni oggettive e semmai è proprio quelle entità che vanno sostenute dai lettori.
Concordo, sul mainstream (anche televisivo) trovi SOLO notizie addomesticate dai poteri finanziari mondialisti, mentre in rete puoi certamente trovare fake assolutamente improbabili, ma anche chi ti fornisce notizie non addomesticate, in altre parole: la verità.