Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha celebrato la Messa a Gaza anche mentre fuori risuonavano esplosioni e colpi di mortaio. È accaduto nella parrocchia della Sacra Famiglia, rifugio per circa 600 persone, tra cui molti bambini e famiglie senza più una casa.
Durante la liturgia, scandita dalle voci dei fedeli e dal fragore dei bombardamenti, il cardinale ha voluto ribadire la sua vicinanza: “Non sarete dimenticati”. Ha pregato insieme alla comunità, ha condiviso con loro il cibo e persino il riposo in una stanza messa a disposizione dalle suore, trasformando la sua visita in un segno concreto di solidarietà.
Secondo le cronache, la Messa è stata celebrata anche all’indomani di un bombardamento che aveva colpito l’area della parrocchia. La sua scelta di rimanere, di non interrompere il rito e di restare accanto ai fedeli, è stata definita da molti un gesto di coraggio e di fede incrollabile.
Mentre la guerra continua a privare i bambini di Gaza persino del diritto allo studio, la presenza di Pizzaballa diventa testimonianza di una Chiesa che non abbandona, che resiste insieme alla sua gente e che, in mezzo alla distruzione, continua a invocare pace.