L’Iran ha lanciato un attacco missilistico contro Israele, prendendo di mira importanti obiettivi militari e di intelligence. Mohammad Bagheri, il più alto ufficiale militare iraniano, ha annunciato alla televisione di stato che l’operazione ha colpito tre basi militari israeliane – Nevatim, Hatzerim e Tel Nof – oltre al quartier generale del Mossad, situato a Tel Aviv. Bagheri ha precisato che l’Iran ha scelto deliberatamente di non colpire infrastrutture o obiettivi civili, concentrandosi su bersagli strategici.
“Abbiamo avuto l’opportunità di attaccare le infrastrutture economiche di Israele, ma abbiamo attaccato solo le basi militari stasera, abbiamo colpito il quartier generale del Mossad, le basi aeree di Navatim e Hatzrim, e abbiamo anche colpito i radar strategici e i centri di concentrazione di veicoli corazzati israeliani”, ha dichiarato Tasnim, l’agenzia statale iraniana.
Uno degli episodi più drammatici dell’attacco sarebbe stato il bombardamento del quartier generale del Mossad, il servizio di intelligence israeliano, che secondo fonti non confermate, sarebbe stato raso al suolo. L’edificio, situato nella parte settentrionale di Tel Aviv, sarebbe stato colpito dal missile balistico “Qader 1”. Potenti esplosioni, come riportato da Ronen Bergman, corrispondente del New York Times, sarebbero state udite nell’area del Mossad.
Bergman avrebbe dichiarato: “Ho avvertito una serie di forti esplosioni vicino a casa mia, nella parte settentrionale di Tel Aviv, nei pressi della sede del Mossad, dell’Agenzia di intelligence estera e dell’Unità 8200, l’agenzia di intelligence elettronica. Tutta la casa tremava.”
L’attacco rappresenta una grave escalation nelle tensioni tra Iran e Israele, con il regime iraniano che ha messo in chiaro di voler colpire obiettivi strategici israeliani. La comunità internazionale attende con ansia la risposta di Israele, che potrebbe innescare un ulteriore deterioramento della situazione nella regione.