Paolo Spada, il 56enne chirurgo vascolare dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, noto per la sua rubrica “Pillole di ottimismo“, è deceduto dopo una lunga malattia.
Insieme al virologo Guido Silvestri, forniva informazioni durante la pandemia di Covid. Silvestri ha ricordato Spada come un “regalo” del Covid.
«Per me – scrive Silvestri – e lo so che fa strano dirlo, Paolo è stato un “regalo” del Covid, nel senso che probabilmente non ci saremmo mai conosciuti senza la pandemia. Lui chirurgo vascolare all’Humanitas, io patologo alla Emory. Entrambi con la passione per la scienza ed i numeri, ci siamo “incontrati” via web agli inizi delle pandemia, con la nascita di “Pillole di ottimismo”, di cui Paolo è stato dall’inizio alla fine il leader e la voce più influente con la sua rubrica quotidiana Numeri in Pillole, che per due anni ha fornito all’Italia l’unico termometro vero ed affidabile dell’andamento dei contagi regione per regione».
Silvestri ha espresso il suo profondo dolore per la perdita di un amico e collega, sottolineando l’amore di Spada per la vita, la medicina e l’umanità.
Spada ha raccontato il suo passaggio da medico a paziente in un podcast, evidenziando l’importanza di dare significato alla propria esistenza.