La Corte Penale Internazionale (CPI) ha chiesto mandati di arresto per Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza, e Benjamin Netanyahu, primo ministro israeliano, accusandoli di crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Le accuse contro Sinwar sono legate agli attacchi del 7 ottobre contro Israele, mentre quelle contro Netanyahu riguardano la successiva guerra a Gaza. L’annuncio è stato fatto dal procuratore della CPI Karim Khan in un’intervista esclusiva con Christiane Amanpour della CNN.
Oltre a Sinwar e Netanyahu, la CPI ha richiesto mandati di arresto per il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e per altri due leader di Hamas: Mohammed Diab Ibrahim al-Masri (conosciuto come Mohammed Deif) e Ismail Haniyeh. Le accuse contro Sinwar, Haniyeh e al-Masri includono sterminio, omicidio, presa di ostaggi, stupro e violenza sessuale durante la detenzione.
Le accuse contro Netanyahu e Gallant includono “lo sterminio, la morte per fame come metodo di guerra, compresa la negazione delle forniture di aiuti umanitari, il prendere deliberatamente di mira i civili durante il conflitto”, ha detto Khan ad Amanpour.
La decisione della CPI di mirare ai leader israeliani e di Hamas ha suscitato reazioni contrastanti. Netanyahu ha definito la decisione un “oltraggio politico” e ha dichiarato che Israele continuerà la guerra fino alla liberazione degli ostaggi e alla distruzione di Hamas. Altri funzionari israeliani, come Benny Gantz e Yair Lapid, hanno criticato la CPI, sostenendo che equiparare un governo democratico a un’organizzazione terroristica è una distorsione della giustizia.
Hamas ha condannato la mossa della CPI, definendo i mandati di arresto un tentativo di equiparare le vittime agli aggressori e chiedendo l’annullamento dei mandati contro i loro leader. Hanno inoltre richiesto l’arresto dei leader israeliani per i crimini commessi contro i palestinesi.
Se i mandati di arresto verranno emessi, i paesi membri della CPI saranno obbligati ad arrestare e estradare gli individui incriminati. Questo complicherà notevolmente la capacità di viaggio internazionale per Netanyahu e Gallant, soprattutto verso paesi alleati come Italia, Germania e Regno Unito.
La CPI, creata dallo Statuto di Roma, opera indipendentemente e conta 124 paesi membri, tra cui non figurano Israele, Stati Uniti e Russia. Tuttavia, la CPI rivendica giurisdizione su Gaza, Gerusalemme Est e Cisgiordania grazie all’adesione dei leader palestinesi ai suoi principi dal 2015.
Era ora ✌️
iniziativa doverosa per esonerarsi da responsabilità, ma la CPI non ha
un apparato militare proprio per mettere in atto gli arresti E la messa in atto
di questo mandato passa ai Paesi Membri della CPI. . Quanti e chi sono?
tutto da vedere.