L’Iran ha reagito con calma all’attacco dell’esercito israeliano nella provincia di Isfahan, evitando così una possibile escalation verso una guerra aperta tra i due rivali.
Teheran ha minimizzato l’attacco aereo israeliano, mentre Israele non ha ancora rivendicato l’azione. L’Iran ha descritto l’attacco di venerdì come un’azione condotta da “mini-droni“, senza provocare danni o vittime. Il ministro degli Esteri iraniano ha sminuito l’evento, definendo i droni simili a giocattoli e negando un legame con Israele. I media iraniani hanno riferito esplosioni a Isfahan causate dalle difese aeree che hanno abbattuto tre droni, senza menzionare Israele.
Tuttavia, secondo le autorità americane, l’attacco è stato condotto con missili. Hanno lasciato intendere che Israele abbia preso di mira siti come il sistema radar di difesa aerea iraniano, che protegge l’impianto nucleare di Natanz, secondo quanto riportato dalla BBC.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in alcuna operazione offensiva
L’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite, ha dichiarato che non ci sono stati segnalati danni ai siti nucleari iraniani.
Secondo la BBC il presidente iraniano Ebrahim Raisi non ha menzionato il recente incidente nei suoi discorsi di venerdì, .
Prossima risposta al “livello massimo”
L’Iran lancia un avvertimento.
Venerdì il ministro degli Esteri iraniano ha avvertito Israele che, in caso di ritorsione, la prossima risposta di Teheran sarà al “livello massimo”.
“Se Israele vuole fare un altro avventurismo e agire contro gli interessi dell’Iran, la nostra prossima risposta sarà immediata e sarà al massimo livello”, ha detto Amirabdollahian, secondo Reuters.
Gli osservatori ritengono che potrebbe esserci una riduzione delle tensioni. Iran e Israele, potenze regionali dell’Asia occidentale, sembrano voler attenuare le recenti tensioni.
Secondo una fonte dell’intelligence regionale citata dalla CNN, è improbabile che l’Iran reagisca ora, suggerendo che gli attacchi diretti tra i due stati nemici potrebbero essere terminati.
Si prevede che Iran e Israele tornino alla guerra ombra, evitando un conflitto diretto. L’Iran potrebbe utilizzare i suoi intermediari regionali per prendere di mira Israele, mentre Israele potrebbe rispondere con attacchi informatici e contro gruppi militanti sostenuti da Teheran.
Alex Vatanka, del Middle East Institute, ha dichiarato che entrambe le parti eviteranno un conflitto diretto, ma torneranno alla guerra per procura, con il rischio di un’escalation inattesa.
Al momento, entrambi nutrono la speranza che il rischio di una guerra diretta catastrofica sia diminuito.