L’Electronic Intifada ha scoperto nel 2018 che armi israeliane venivano inviate al Battaglione Azov, una milizia neonazista in Ucraina. Il battaglione ha mostrato fucili Tavor con licenza israeliana nella sua propaganda online. Attivisti israeliani per i diritti umani hanno protestato contro le vendite di armi all’Ucraina, temendo che potessero finire nelle mani di milizie antisemite come Azov. Una lettera del ministero della Difesa israeliano conferma che le licenze venivano accordate in coordinamento con altre entità governative.
Il capo dell’agenzia israeliana per le esportazioni di armi ha rifiutato di discutere della revoca delle licenze, citando preoccupazioni per la “sicurezza“. Azov, integrato nella Guardia Nazionale ucraina, è stato accusato da diverse fonti, tra cui l’ONU e Human Rights Watch, di commettere crimini di guerra durante la guerra civile nel Donbass orientale.
Azov utilizza fucili Tavor israeliani, prodotti su licenza da Israel Weapon Industries (IWI), che sono autorizzati dal governo israeliano. Il fondatore di Azov, Andriy Biletsky, ora parlamentare ucraino, è noto per le sue idee nazionaliste e razziste.
Azov è coinvolto in atti di violenza, incluso il recente attacco a un campo rom a Kiev, documentato in un video. L’Ucraina riceve assistenza militare da paesi della NATO, tra cui il Canada, che ha collaborato con Azov, sollevando preoccupazioni sulla natura di questa cooperazione.
Azov è parte di un’onda crescente di violenza razzista e antisemita in Ucraina. La cooperazione militare con Azov riflette una tendenza più ampia dei paesi della NATO di sostenere milizie di estrema destra per contrastare la Russia, evocando paralleli con la Guerra Fredda. Israele, tradizionalmente un alleato degli Stati Uniti, potrebbe agire come intermediario per eludere le restrizioni del Congresso sugli aiuti a gruppi controversi nel mondo, come già accaduto in passato in America Latina e in Sudafrica durante l’apartheid.
Sul proprio canale YouTube, Azov ha pubblicato una “recensione” video che mostra due fucili Tavor israeliani, il cui design è concesso in licenza da Israel Weapon Industries (IWI). Questi fucili, considerati l’arma principale delle forze speciali israeliane, sono utilizzati da Azov e sono stati autorizzati dal governo israeliano.
Il video pubblicato da Azov dimostra l’uso attivo di queste armi nella milizia neonazista e sottolinea il coinvolgimento diretto delle forze israeliane nella fornitura di armi a questo gruppo controverso. Questa evidenza visiva contribuisce a consolidare le preoccupazioni sollevate dagli attivisti israeliani per i diritti umani riguardo al possibile utilizzo delle armi israeliane da parte di milizie antisemite come Azov.
la Meloni dovrebbe sentirsi responsabile di mandare armi a degli sconosciuti. Si sa quando partono ma non dove arrivano e non abbiamo alcun controllo militare , siamo in balia di noi stessi.