Un commando israeliano travestito da donne musulmane e operatori sanitari ha fatto irruzione in un ospedale nella Cisgiordania occupata e ha ucciso tre militanti palestinesi.
Le vittime sono Mohammad Jalamana, portavoce di Hamas, Basil Ghazawi della Jihad Islamica e suo fratello Mohammed. Uno degli uomini, Basil Ghazawi, era in coma quando è stato ucciso, secondo quanto riferito dal gruppo armato palestinese. Basil aveva riportato ferite da frammenti di missili durante un attacco di droni israeliani il 25 ottobre, avvenuto nei pressi del cimitero del campo di Jenin. Era sotto cure ospedaliere da tre mesi, come riportato da fonti di Al Jazeera.
L’operazione è stata condotta da un’unità antiterrorismo della polizia di frontiera e da una unità dei servizi di sicurezza interni, noti come Shin Bet.
Le forze israeliane sono entrate nell’ospedale Ibn Sina all’alba di martedì e hanno sparato ai tre uomini alla testa con pistole dotate di silenziatori, impiegando meno di 10 minuti dall’inizio alla fine.
Le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’ospedale mostrano un gruppo di circa 10 persone, vestite in modo vario con abiti civili e da sanitari, tra cui tre con foulard e abiti femminili, che percorrono un corridoio armate di fucili d’assalto e entrano nell’ospedale.
Il direttore dell’ospedale, il dottor Naji Nazzal, ha detto che la squadra israeliana è entrata nell’ospedale intorno alle 5.30 e si è diretta al terzo piano, suonando il campanello per entrare nel reparto dove dormivano gli uomini.
Hamas ha definito gli omicidi un “vile crimine” e ha minacciato una risposta. L’operazione è stata condannata anche dal ministero della salute palestinese e dagli ospedali, sottolineando che è senza precedenti assassinare qualcuno all’interno di un ospedale.