Facebook senza freni e in barba all’articolo 21 della costituzione italiana, all’articolo 19 della dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU, all’articolo 10 della convenzione europea dei diritti umani, all’articolo 11 della carta dei diritti fondamentali dell’unione europea, oscura una parlamentare italiana colpevole di essersi espressa, documenti alla mano, contro il Green Pass, la terapia genica di massa, e la PCR. Come se gli amministratori di un social possano definire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Questa vergognosa e illegale censura da parte delle piattaforme social che ledeno la libertà di espressione costituzionalmente garantita è un fatto grave a cui andrebbe messo un freno.
– art. 19 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI ADOTTATA NEL 1948 DALL’ASSEMBLEA GENERALE DELLE NAZIONI UNITE
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere”;
– art.10 CONVENZIONE EUROPE DEI DIRITTI UMANI :
“Ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. Il presente articolo non impedisce agli Stati di sottoporre a un regime di autorizzazione le imprese di radiodiffusione, cinematografiche o televisive”;
– art. 11 CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UNIONE EUROPEA
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di espressione. Tale diritto include la libertà di opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza limiti di frontiera. La libertà dei media e il loro pluralismo sono rispettati”.
– art. 21 COSTITUZIONE ITALIANA
“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria [cfr. art.111 c.1] nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l’indicazione dei responsabili.”
un anno fa si iniziava , oggi si prosegue. Quindi la soluzione rimane boicottaggio
togliendosi dal sito.Loro hanno bisogno di noi ma noi no di facebook , si vive senza e forse meglio. Si continuano con inosservanze Costituzione Italiana quali
libertà espressiva ed altri reati che piano piano vengono a galla grazie a qualche
Magistrato non allineatosi . C’è una registrazione recente di Sgarbi molto interessante dove si ammettono gli abusi di potere in atto.
Sarebbe efficace , che il popolo italiano , cancellasse l’iscrizione a Facebook e lo bloccasse. Ma le pecore questo non lo fanno