L’alluvione delle Marche del 2022 è stato un evento calamitoso abbattutosi nella regione italiana a cavallo tra il 15 e il 16 settembre 2022, coinvolgendo in particolar modo le province di Ancona e Pesaro e Urbino, provocando 11 vittime e 50 feriti, oltre a lasciare 150 persone sfollate.
Online i naviganti stabiliscono una possibile correlazione che riguarda il cosiddetto cloud seeding, ovvero l’inseminazione delle nuvole. Si tratta di una manipolazione artificiale del clima che mira a cambiare la quantità e il tipo di precipitazione attraverso la dispersione nelle nubi di sostanze chimiche per favorire le precipitazioni. Le sostanze possono essere rilasciate da dispositivi a terra, o disperse tramite l’uso di razzi e aerei. La scoperta della semina delle nuvole risale al luglio del 1946 ed è attribuita al chimico statunitense Vincent Schaefer.
Qui il tragitto tracciato da flightradar24
https://www.flightradar24.com/data/aircraft/lx-n90446#2d71fb70
Le tempeste NATO in Europa nel 1976
Negli anni Settanta negli States si sono tenute diverse audizioni al Congresso proprio per quanto riguarda la manipolazione del tempo meteorologico. In un vecchio rapporto speciale dell’International Press Service (IPS), agenzia di stampa internazionale, viene trattato il tema delle anomale tempeste che si sono abbattute sull’Europa a Capodanno del 1976.
RAPPORTO SPECIALE 1976 ORIGINALE IN INGLESE
RAPPORTO SPECIALE 1976 TRADOTTO IN ITALIANO
Senza tanti giri di parole, il rapporto indirizzato al Comitato per le relazioni estere del Senato Usa spiega che le tempeste “sono state causate da un programma di modificazione meteo attuato dalla NATO”. L’intenzione era quella di demoralizzare la “classe proletaria”, per consentire ai Governi di portare avanti “i programmi di austerità”, che all’epoca erano in vigore negli Stati Uniti, in Canada e nell’Europa occidentale.
La manipolazione del clima ha continuato a scuotere l’opinione pubblica, tanto che nel maggio del 1977, 74 paesi delle Nazioni Unite, tra questi gli Usa, hanno adottato una risoluzione per porre fine al “cambiamento climatico” artificiale per scopi bellici. Tante belle premesse, ma che sembrano essere state disattese dalla comunità internazionale.
DOCUMENTO TRADOTTO IN ITALIANO
“Meglio indurre le piogge che utilizzare il napalm”
Il tempo meteorologico come arma è da tempo oggetto di discussione negli ambienti NATO. Ne parla, ad esempio, l’Associazione Canadese per la NATO in un articolo del 2013, dove viene menzionato anche il famoso episodio storico in Oriente. “I sostenitori della manipolazione climatica affermano che indurre piogge in Vietnam è stato più appropriato che utilizzare il napalm”.
Una volta spulciati i documenti ufficiali e chiuso il libro di storia, la domanda sembra più che lecita: cosa faceva l’areo NATO01 sopra i cieli delle Marche due giorni prima del disastro?
Un utente ci ha mandato alcuni video che mostrano i cieli sopra Orciano il giorno 13 settembre 2022. Orciano è un comune a 15 km in linea d’aria dal luogo dell’alluvione. I video mostrano delle scie bianche lasciate dagli aerei, che allargandosi creano una nebbia proprio sopra la zone dove è avvenuta l’alluvione.
Nel caso chiamare a Roma al nr 123 di via Veneto. Forse loro sono al corrente.
Anch’io uso sia Flighradar24 (che in parte è a pagamento) e anche Easy Flight Tracker (gratuita e, per alcune cose, anche più completa in quanto è possibile diversificare tra traffico militare e civile).
Questa coincidenza non l’avevo vista, in quanto la rotta è tracciabile solo con il transponder acceso e quindi devi avere la “fortuna” di seguire l’aereo quando ancora è in volo.
Ma, ad esempio, durante l’ultimo G20 di Roma, un aereo, mi sembra proprio lo stesso tipo, era in continua perlustrazione sulla dorsale appenninica dell’Italia centrale (ma in questo caso aveva uno scopo, più o meno dichiarato).
E di tanti altri voli compiuti da aerei e droni NATO sulle nostre teste (come quelli dalla base di Sigonella e diretti in Ucraina).
Oltretutto una parte del traffico, soprattutto di elicotteri, sembra non essere più registrato, come se volassero con il transponder spento, in quanto, quando li si sente passare, non appaiono però in queste due app (a differenza di qualche tempo fa).
In questo caso, se la missione dell’aereo era quella qui ipotizzata, è invece strano che l’avesse acceso.
Ciò potrebbe sembrare una velata minaccia a ciò che ci potrebbe capitare se uscissimo dalla NATO.
Comunque, per completezza di cronaca, vorrei aggiungere che, in questo caso, si dovrebbe parlare anche di dissesto idrogeologico e scarsa manutenzione del territorio, dato che è già capitato diverse altre volte. Nel corso degli anni ci sono state proteste, denunce, processi e anche l’Odine dei Geologi delle Marche ha affermato “Ora mettere in sicurezza territorio” in quanto, seppur le ultime precipitazioni siano state eccezionali, i danni potevano essere molto più contenuti.
In ogni caso è importante mantenere alta l’attenzione.
Ai giornalisti che si ostinano a usare locuzioni come “bomba d’acqua”, farei invece un gavettone da una tonnellate per far capire loro, una volta per tutte, la differenza.