È innegabile che la questione della migrazione sia uno dei temi più complessi e delicati dell’attualità. Per affrontare questo argomento con chiarezza e sensibilità, è essenziale comprendere la dimensione demografica dell’Africa e, in particolare, della Nigeria.
La Nigeria, uno dei paesi più popolosi del continente africano, conta da sola una popolazione di oltre 200 milioni di abitanti. Questo dato, di per sé, evidenzia l’entità del problema migratorio che coinvolge questa nazione. Tuttavia, è importante sottolineare che la Nigeria è solo una delle molte nazioni africane, e l’intero continente africano ha una popolazione stimata di circa 1,2 miliardi di persone.
Secondo le previsioni delle Nazioni Unite, la popolazione dell’Africa dovrebbe crescere notevolmente e superare i 2,5 miliardi di persone entro il 2050. È importante notare che queste stime possono variare leggermente in base a diversi scenari demografici e dinamiche di crescita regionale, ma questo è un valore approssimativo che riflette la tendenza generale alla crescita demografica in Africa.
Questi numeri sottolineano quanto sia irrealistico e insostenibile l’aspettativa che l’Italia, o qualsiasi altro paese europeo, possa accogliere indiscriminatamente tutti coloro che cercano opportunità migliori in Europa. Non si tratta di razzismo, ma di una questione di realismo e buon senso.
Un alto numero di immigrati potrebbe generare tensioni sociali e sfide significative. Queste includono:
- Pressione sui servizi pubblici: Un afflusso massiccio di immigrati potrebbe sovraccaricare i servizi pubblici come scuole, ospedali e trasporti, mettendo a dura prova le risorse esistenti.
- Concorrenza sul mercato del lavoro: Un eccesso di immigrati potrebbe creare una concorrenza più intensa sul mercato del lavoro, con il rischio di salari più bassi e condizioni lavorative precarie.
- Dinamiche culturali: Un cambiamento demografico significativo potrebbe portare a tensioni culturali e sociali, con il rischio di conflitti e divisioni tra le comunità.
- Sfide politiche: Le dinamiche politiche potrebbero diventare complesse, con partiti e leader che sfruttano la questione dell’immigrazione per guadagnare consensi o promuovere politiche divisive.
- Integrazione difficile: L’integrazione potrebbe diventare più difficile con una popolazione locale che si sente minacciata dalla rapida crescita dell’immigrazione.
Invece di concentrarsi sull’idea di accogliere tutta la popolazione africana, è più importante promuovere politiche e azioni che affrontino le sfide legate alla crescita demografica in Africa stessa.
L’Italia, come molti altri paesi europei, si trova in una situazione in cui la chiusura delle porte potrebbe diventare una misura necessaria, considerando le limitate risorse e infrastrutture disponibili, per garantire una gestione sostenibile del flusso migratorio. Allo stesso tempo, è cruciale affrontare le cause profonde della migrazione intervenendo in Africa, dove le risorse degli africani sono sfruttate e le persone sono spinte verso l’Europa.
Alcuni esempi eloquenti di sfruttamento delle risorse africane includono:
- Estrazione mineraria spregiudicata: Aziende europee, asiatiche e provenienti da altre parti del mondo hanno ricevuto aspre critiche per sfruttare impunemente le ricche risorse minerarie dell’Africa, lasciando in secondo piano il benessere delle comunità locali.
- Agricoltura predatoria: L’agricoltura intensiva finalizzata all’esportazione di prodotti dall’Africa ha generato gravi conseguenze per la sicurezza alimentare e l’ecosistema, mettendo a repentaglio la sostenibilità a lungo termine.
- Pesca illegale e depredatoria: Navi straniere sono state colte in flagrante nella pratica di pesca illegale nelle acque africane, causando danni incalcolabili alle risorse ittiche locali e alle comunità costiere.
- Accaparramento di terre e risorse idriche: Il fenomeno dell’acquisizione su vasta scala di terre e risorse idriche per scopi agricoli ha suscitato serie preoccupazioni riguardo alla perdita di territori vitali e fonti d’acqua, a scapito delle popolazioni locali.
La soluzione a questa complessa sfida richiede un impegno concreto nella cooperazione internazionale e nello sviluppo economico delle nazioni africane per affrontare le radici profonde della migrazione verso l’Europa. Solo attraverso questo approccio potremo affrontare la questione della migrazione in modo equo e basato sui principi di solidarietà e responsabilità condivisa.
Solo la Nigeria fa 200 milioni di abitanti ed è in costante crescita. Significa che più ne emigrano e più ne nascono all’infinito. E come versare una bottiglia di cioccolata che non finisce mai in un bicchiere di latte prima o poi diventerà tutto nero e non ci starà più nel bicchiere. Cosa faremo quel giorno?
bisognerebbe intervenire sul posto , mentre questi poveretti producono ricchezza da vivi o da morti solo se lasciano le loro radici con qualsiasi mezzo galleggiante. Usano noi quanto loro per arrivare
al Nuovo Ordine Mondiale, senza pietà .