Si è accasciata sul bus di linea proprio mentre il mezzo transitava davanti all’ospedale Maggiore di Parma. Sono stati immediati i soccorsi, hanno tentato l’impossibile i sanitari per salvare la vita di Greta Botti ma è stato tutto vano. Si è spenta a 19 anni mentre sognava di cominciare l’università, di trovare una casa per frequentare il nuovo percorso di studi che doveva spalancarle le porte sul mondo degli adulti.
Un dramma per i genitori, Riccardo Botti e Ira Zanotto, contitolari del Bar Boasi, un’attività con annessa edicola e tabacchino sulla Nazionale 62 della Cisa nel quartiere della Filanda ad Aulla. Una tragedia che ha lasciato attonite le comunità di Terrarossa a Licciana, dove Greta viveva con i genitori e il fratello Niccolò di qualche anno più grande, e di Aulla dove la famiglia lavorava.
Un attimo e i sogni della ragazza si sono spenti per sempre. Greta si era appena diplomata con ottimo risultato al liceo scientifico di Villafranca, si era iscritta alla facoltà di economia dell’Università di Parma e sabato era andata a cercare un casa per trasferirsi nella città emiliana a studiare. La tragedia sabato pomeriggio nel momento in cui l’autobus su cui si trovava la ragazza transitava davanti all’Ospedale Maggiore di Parma: un malore improvviso, forse un aneurisma, si è accascia tra i seggiolini del mezzo sotto gli occhi dei passeggeri. Rapidi i soccorsi e i sanitari si sono prodigati in ogni modo per salvarla ma Greta non si è risvegliata.
«Ho conosciuto bene Greta – racconta un suo compagno di classe –: una ragazza solare, brava a scuola e nella società; era uscita bene alla maturità scientifica. Non mi sembra possibile che ci abbia lasciato in un modo così tragico; non mi sembra proprio giusto. Purtroppo, le leggi della vita comportano anche questo; mi dispiace moltissimo per lei e per i genitori, i familiari tutti. Una grande tragedia questa che scuote la nostra comunità”.
L’amministrazione comunale di Aulla, con il sindaco Roberto Valettini in testa, anche a nome di tutta la cittadinanza si è stretta in un affettuoso abbraccio attorno alle famiglie Botti e Zanotto. La mamma Ira è di Aulla, una persona molto stimata e conosciuta e nell’immediata periferia cittadina si trova il bar Boasi della famiglia.
La tragica notizia si è sparsa subito in Lunigiana, provocando una reazione unanime di dolore e profondo cordoglio fra quanti conoscevano Greta e i suoi familiari. La salma della ragazza è stata composta all’obitorio dell’Ospedale Maggiore della città emiliana. Al momento non si conosce ancora la data del funerale. Alla famiglia le più sentite condoglianze della nostra redazione.
adesso diranno che il mezzo era troppo affollato…
chi si fida muore e fa morire