Gli Stati Uniti hanno deciso di inviare bombe a grappolo all’Ucraina, suscitando preoccupazione tra diversi alleati.
Regno Unito, Canada, Nuova Zelanda e Spagna si sono opposti all’uso di queste armi, vietate da più di 100 paesi per il pericolo che rappresentano per i civili.
Le bombe a grappolo rilasciano numerosi ordigni più piccoli che possono uccidere indiscriminatamente su un’ampia area. L’uso di tali armi è stato criticato da organizzazioni per i diritti umani.
Gli alleati occidentali degli Stati Uniti hanno rifiutato di appoggiare la decisione. Il Regno Unito ha sottolineato che è firmatario della Convenzione sulle munizioni a grappolo, che ne vieta l’uso.
Anche la Nuova Zelanda, la Spagna e il Canada hanno condannato l’uso di queste armi. Gli Stati Uniti, l’Ucraina e la Russia non hanno aderito alla convenzione.
l primo ministro della Nuova Zelanda Chris Hipkins ha detto che le armi sono
“indiscriminate, causano enormi danni a persone innocenti, potenzialmente, e possono anche avere un effetto duraturo”.
La Germania ha detto di comprendere la decisione americana, ma non fornirà armi a grappolo all’Ucraina. Margarita Robles, ha detto ai giornalisti:
“No alle bombe a grappolo e sì alla legittima difesa dell’Ucraina, che riteniamo non debba essere effettuata con bombe a grappolo”.
La decisione è stata rapidamente criticata da gruppi per i diritti umani, con Amnesty International che ha affermato che le bombe a grappolo rappresentano
“una grave minaccia per la vita dei civili, anche a distanza di tempo dal termine del conflitto”.
Perché gli Stati Uniti stanno dando armi “ripugnanti” all’Ucraina? Il presidente Biden ha dichiarato in un’intervista a CNN venerdì di aver discusso della decisione con gli alleati, che faceva parte di un pacchetto di aiuti militari del valore di 800 milioni di dollari. Il presidente ha detto che ci ha messo “un po’ di tempo per convincersi”, ma ha agito perché “gli ucraini stavano esaurendo le munizioni”.
L’ufficio per i diritti umani dell’ONU si è anche espresso criticamente, con un rappresentante che ha dichiarato che
“l’uso di tali munizioni dovrebbe cessare immediatamente e non essere utilizzato in nessun luogo”.