Marx ed Engels sono stati i principali autori del “Manifesto del Partito Comunista” pubblicato nel 1848, che è considerato uno dei testi fondamentali del comunismo moderno.
Karl Heinrich Marx nacque il 5 maggio 1818, à Treviri, in Prussia da genitori ebrei. Il padre di Marx, Herschel Mordechai noto come Heinrich Marx, era un avvocato di successo della classe media che si era convertito dal giudaismo al luteranesimo per sfuggire alle leggi antisemitiche dell’epoca ed era un sostenitore dell’illuminismo. Sua madre, Henrietta Pressburg, era un’ebrea olandese semi-liberale.
Carlo Marx: il cui vero nome era Moses Kiessel Mordechai, fu iniziato alla “Loggia Apollo” di Colonia. Il suo “Manifesto Comunista” non era altro che la codificazione del programma e dei principii rivoluzionari che aveva stabilito, settant’anni prima, il fondatore degli Illuminati di Baviera, Adam Weisshaupt.
Adam Weishaupt (1748-1830) è stato un filosofo e accademico tedesco, discendeva da una famiglia ebrea convertita al cattolicesimo. Poiché era rimasto orfano di padre quando era ancora piccolo, era stato adottato dal suo padrino di battesimo, Johann Adam Ickstatt, che provvide alla sua istruzione e lo indirizzò al collegio dei Gesuiti di Ingolstadt. Adam Weishaupt è principalmente noto per essere stato il fondatore dell’Ordine degli Illuminati, un’organizzazione segreta che cercava di promuovere l’illuminismo e di influenzare la politica ed i governi dell’epoca. Weishaupt era un professore di diritto canonico all’Università di Ingolstadt e aveva forti convinzioni anticlericali e antimonarchiche. Nel 1776, fondò l’Ordine degli Illuminati, che fu bandito dalle autorità bavaresi nel 1785 e poi disciolto. Tuttavia, le idee degli Illuminati continuarono ad influenzare il pensiero politico e filosofico del tempo.
Carlo Marx, nel periodo della stesura del Manifesto Comunista, apparteneva alla “Lega degli Uomini Giusti”, un gruppo misterioso che non era altro che un succedaneo dell’Ordine degli Illuminati di Baviera, costretti a ritirarsi nella clandestinità dopo esser stati smascherati dalla polizia bavarese, nel 1786.
Nell’Enciclopedia ebraica si legge che Mazzini e Marx furono incaricati di preparare l’indirizzo e la costituzione della “Prima Internazionale” (Comunista). Nel 1847, gli “Illuminati inglesi” affidarono a Marx ed Engels il compito di rielaborare i princìpi della setta in forma nuova e “scientifica”, mentre i finanziamenti necessari per la pubblicazione del “Manifesto Comunista” provennero da Clinton Roosevelt e Horace Greely, entrambi membri della “Loggia Columbia”, fondata, a New York, dagli Illuminati di Baviera.
Giuseppe Mazzini: fu iniziato alla “Carboneria” tra il 1827 e il 1829. Nel 1864, il Grand e Oriente di Palermo gli accordò il 33° grado. Il 3 giugno 1868 fu proclamato “Venerabile” perpetuo, ad honorem, nella Loggia “Lincoln” di Lodi, e lo si propose per la carica di Gran Maestro. Il 24 luglio 1868 fu nominato membro onorario della Loggia “La Stella d’Italia” di Genova, e il 1°ottobre 1870, della Loggia “La Ragione”, dello stesso Oriente.
Poiché i “Carbonari” facevano parte degli “Illuminati di Baviera“, si può affermare che Mazzini, che era un leader massonico, apparteneva anche a questo gruppo. In effetti, Mazzini succedette a Nubius, che era il Capo dell'”Alta Vendita”, un’organizzazione all’interno degli Illuminati di Baviera, incaricata di sviluppare la strategia per distruggere la Chiesa cattolica.
A prova di questa enorme potenza di Mazzini, si leggano queste sue righe che troviamo in una sua lettera ad Albert Pike, Sovrano Pontefice della Massoneria Universale:
«La prima Guerra Mondiale – scrive Mazzini – (dovrà servire) per consentire agli Illuminati di abbattere il potere degli zar in Russia e trasformare questo paese nella fortezza del comunismo ateo (che dovrà essere utilizzato) per distruggere altri Governi e indebolire le religioni».
C’è un’associazione tra il comunismo, incluso quello italiano, la Massoneria e l’Ordine degli Illuminati di Baviera durante la Rivoluzione francese, con l’obiettivo di realizzare finalità che alcuni ritengono essere sataniche. Giova ricordare qui che non solo Massimiliano Robespierre ma quasi tutti i capi della Rivoluzione francese erano massoni, appartenenti alla setta satanica degli Illuminati di Baviera.
Erano, infatti, membri della setta anche il duca di Orleans, il Necker, La Fayette, Barnave, il duca di Rochefoucault, Mirabeau, Payne, Fauchet x, Clootz e Talleyrand xi; praticamente lo “Stato Maggiore” della Rivoluzione!
Dal Pontefice Supremo della Massoneria Universale, Albert Pike, al vertice degli Illuminati, Giuseppe Mazzini ed al suo braccio destro, Adriano Lemmi, divenuto poi, a sua volta, Pontefice Supremo della Massoneria Universale, esisteva un altro filo conduttore, chiamato in modi diversi: la crociata socialista, il movimento dei lavoratori, i circoli anticlericali operai, con lo scopo dichiarato di “rimestare nel cuore dell’operaio l’odio per la superstizione (Cattolicesimo). Questo è un odio santo che deve essere aizzato senza interruzione”.
«I Carbonari appartenevano agli Illuminati di Baviera. Lo stesso valeva per Mazzini»1.
«Giuseppe Mazzini entrò nella Carboneria nel 1827, nella “Loggia Speranza” di Genova, col soprannome di “Strozzi”, pagando la cifra di 25 franchi e quella successiva mensile di 5 franchi. Egli fu iniziato subito nel secondo grado, che gli permetteva di reclutare nuovi adepti» 2.
«Albert Pike divenne Sovrano Pontefice della Massoneria Universale, Capo o Gran Sacerdote della Massoneria mondiale, e membro dell’Ordine degli Illuminati americani»3.
Nell’Ordine degli Illuminati di Baviera, ad ogni membro veniva assegnato un nuovo nome. «Il nome degli Illuminati di Albert Pike era “Limud Enhoff”, ma egli era chiamato anche “il Diavolo del XIX° secolo”»4.
«Nel 1859, la posizione di Isaac Long (Gran Maestro del Rito Scozzese Antico ed Accettato) fu presa dal cabalista Albert Pike, il quale stabilì una stretta relazione col Capo degli Illuminati, Giuseppe Mazzini»5.
«Il nome degli Illuminati di Giuseppe Mazzini era “Emunach Memed”»6.
«Nel 1870, il Movimento Carbonaro degli Illuminati fu rimpiazzato dalla più efficace crociata socialista. Alcuni membri della Carboneria passarono alla “Giovane Italia”, fondata (nel 1831) e diretta da Giuseppe Mazzini. Questa società segreta era parte della rete di società “rivoluzionarie” della “Giovane Europa” che operava dalla Svizzera, negli anni 1834-36, sotto le istruzioni di Mazzini»7.
«Quando l’Associazione Internazionale dei Lavoratori venne fondata a Londra, il 28 settembre 1864, Luigi Wolff, segretario del Capo degli Illuminati, Giuseppe Mazzini, era presente e persino iniziò il lavoro della stesura degli Statuti della nuova organizzazione, e sottoposta, l’8 ottobre, al Sotto-Comitato formato esclusivamente da massoni (Luber, Cremer ed altri). Le attività dell’Internazionale fu accolta positivamente dai massoni. Il suo scopo era il globalismo»8.
«Nell’Enciclopedia ebraica si legge che Giuseppe Mazzini e Carlo Marx furono incaricati di preparare l’indirizzo e la Costituzione della “Prima Internazionale” (Comunista)»9.
«Giuseppe Mazzini fu l’organizzatore del “Congresso dei Lavoratori”, tenutosi a Roma nell’ottobre del 1871»12.
«Adriano Lemmi, obbedendo alle deliberazioni del Congresso di Milano del 23 settembre -13 ottobre 1881, fondò nella Città santa dieci circoli anticlericali»13.
«Vediamo ora che cosa scrisse il Lemmi nella sua “Istruzione d’ordine segreto”, del 29 settembre 1883, ai fratelli delegati segreti del Sovrano Direttorio esecutivo presso i Circoli popolari anticlericali d’Italia: «… Bisogna, per vostra ispirazione far mettere allo studio nei Circoli anticlericali tutte le questioni che piacciono all’operaio, e principalmente quelle che rimescolano nel suo cuore l’odio della superstizione (Cattolicesimo). Quest’odio è santo, ed è necessario aizzarlo senza interruzione»14.
Margiotta precisa che le “istruzioni” di Lemmi sono seguite in Italia e all’estero, perché
«il fine supremo della setta è quello di scristianizzare i popoli cattolici del mondo intero per sostituire, nella società, la Religione di Dio col culto di Satana, detto “Grande Architetto dell’Universo”, davanti agli imbecilli che non si vuole spaventare troppo presto»15.
1 Cfr. “The Manifest”, in “American Opinion”, febbr. 1972, pp. 53-55.
2 Cfr. E.E.Y. Hales, “Mazzini and the secret societies – The making of a mith”, London 1956, Eyre & Spottiswoode, pp. 40-47.
3 Cfr. Juri Lina, “Architects of deception”, Referent Publishing, Stoccolma 2004, p. 194.
4, 5, 6, 7, 8 Idem, p. 197, Idem, p. 191; Idem, p.197; Idem, p.253; Idem, p.187.
9 Cfr. Richard Wurbrand, “L’altra faccia di Carlo Marx”, Editrice Uomini Nuovi, Varese 1986, p. 101.
10 La notizia è stata riportata sulla Rivista massonica italiana “Hiram”, n° 5, 1990, p. 114.
11 Cfr. Gary Allen, “None Dare Call It Conspiracy”, Concord Press, Seal Beach, Caifornia 1971, pp. 25-26.
12 Cfr. Lady Queenborough, “Occult Theocracy”, 1933, p. 214.
13 Cfr. Domenico Margiotta, “Ricordi di un 33”, Delhomme e Briguet, Editori, Parigi 1895, p. 129.
14 Idem, p. 133.
15 Idem, p. 140.
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