L’ex presidente russo, adesso vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale russo ha spiegato così le sue posizioni spesso durissime contro gli occidentali:
«Mi chiedono spesso perché i miei post su Telegram sono così duri. La risposta è che li odio. Sono bastardi e degenerati. Vogliono la morte per noi, per la Russia. E finché sarò vivo farò il possibile perché spariscano».
Ieri sempre con un post Telegram, Medvedev si era scagliato contro la Commissione europea per l’adozione del sesto pacchetto di sanzioni:
«sicuramente per fare a pezzi l’economia russa».
Sull’embargo petrolifero ha detto:
«non c’è modo di abbandonare immediatamente il nostro petrolio…». «Ora gli europei dovranno setacciare il mondo alla ricerca di materie prime della stessa qualità. In tal modo, dovranno affrontare una carenza di alcuni tipi di carburante, come il diesel, necessario per i camion e le attrezzature agricole. E sanno che dovranno ancora trovare schemi “grigi” per ottenere le nostre materie prime, in qualche modo pagarle, aggirando le loro stesse idiote sanzioni. E questo nonostante i camionisti siano già in sciopero in Italia, Polonia e Ungheria e abbiano bloccato l’ingresso di auto straniere. Le autorità bastarde di Varsavia si sono rifiutate del tutto di fornire materie prime all’Ucraina».
Le sanzioni contro l’infrastruttura di regolamento russa (il National Settlement Depository), ha detto Medvedev, sono state imposte
«per il gusto di gridare a gran voce: “L’obiettivo è stato raggiunto, c’è un default in Russia”. Questa è solo un’altra bugia. Non ci siamo mai rifiutati di pagare… E il settore degli investimenti subirà un duro colpo. Gli imbecilli europei nel loro zelo hanno dimostrato ancora una volta di considerare i propri cittadini, i propri affari, come nemici non meno dei russi. Gli europei di talento possono introdurre il nuovo, come amano dire ora, pacchetto di sanzioni – ha concluso -. A giudicare da come funzionano le restrizioni e dove si sta dirigendo la situazione economica nell’Ue sullo sfondo di ridicole storie dell’orrore anti-russe, qualcosa è andato storto».
Nei giorni precedenti era arrivato un commento altrettanto duro contro le sanzioni imposte dall’Unione Europea alle famiglie dei politici russi, che aveva paragonato alla mafia:
«Sono doppiamente illegali. Non solo statisti o deputati ma anche le famiglie, che non sono in alcun modo in grado di influenzare i loro parenti, sarebbero responsabili delle mitiche violazioni inventate da loro. L’Occidente potrebbe abbracciare anche altre regole familiari progressiste: per esempio, ci sono molte cose utili nei modi della ‘Ndrangheta e di Cosa Nostra italiane: sembra che l’Occidente abbia deciso di riprodurre le migliori pratiche del passato. Si può andare anche più a fondo nella storia. Ricordiamo il Codice di Hammurabi che diceva, come sapete, che se una casa mal costruita crollava e uccideva un figlio del suo proprietario, era lecito uccidere un figlio del costruttore».
Battendosi per la sua patria, forse contribuirà a salvare anche noi, quindi auguri.
Sono d’accordo! Ma l’odio non risolve il problema anzi! È la “strategia” che salva! Bisogna essere “intelligenti” e “calmi”! Come ninja…