Altri tre medici vaccinati con terza dose sono morti di Covid negli ultimi giorni. Si tratta di Giuseppe Comodo, Alberto Rossi e Roberto Marescotti, scomparsi nella seconda e terza settimana di gennaio. I loro decessi si aggiungono alla lunga lista di operatori sanitari scomparsi in questi due anni di pandemia. Professionisti sempre in prima linea a combattere il virus, a volte lasciando che la loro coscienza li facesse agire andando oltre le disposizioni del governo.
Morti di Covid 3 medici vaccinati
Giuseppe Comodo era un medico salernitano 68enne in forza al 118 di Pontecagnano. Forte sostenitore delle terapie domiciliari, con cui aveva salvato decine di pazienti, sulla sua pagina Facebook aveva scritto una dedica ai malati di Covid: “Dormiremo domani, vi saremo sempre accanto”. Il medico salernitano, dopo essere stato ricoverato per giorni, è morto di Covid all’ospedale di Scafati giovedì 20 gennaio. Il dottore si era pubblicamente espresso contro la dose booster del vaccino, ma i siti locali riferiscono che aveva comunque fatto la terza dose, per continuare a svolgere la sua professione. Ieri la tragica notizia della sua morte.
Il secondo professionista deceduto per Covid aveva 70 anni, ed era l’ex colonnello medico della Folgore Alberto Rossi, morto l’11 gennaio all’ospedale di Livorno per un’embolia polmonare da Covid. Il colonnello Rossi vantava un importante curriculum: aveva frequentato l’Accademia di sanità militare interforze a Firenze e aveva partecipato come medico ufficiale della Folgore a missioni internazionali in Somalia. Impegnato anche in politica per un po’ di tempo, è stato sindaco di Fauglia per 8 anni, negli anni ’90. Le parole della figlia Enrica Maria Rossi: “Mio padre ha continuato a curare volontariamente chiunque glielo chiedesse, anche pazienti che lo cercavano perché positivi al Covid. Andava a visitarli e li assisteva. Partì per Piacenza nel marzo 2020 come medico volontario per un intero mese nella prima terribile ondata della pandemia. Si è messo a disposizione anche come medico vaccinatore. Il suo esempio ci riempie il cuore di orgoglio”.
Il terzo medico, Roberto Marescotti, è infine morto il 19 gennaio a 64 anni. Da qualche settimana era ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Cona, perché positivo al Covid. Tra i protagonisti di numerose iniziative No Green pass, secondo La Nuova Ferrara, Marescotti si era comunque sottoposto alla vaccinazione. Nonostante avesse la terza dose, Marescotti era classificato da molti un No Vax, omettendo il suo completo ciclo di vaccinazioni. Durante la pandemia aveva aiutato numerose persone a titolo gratuito, prescrivendo anche cure domiciliari. Inoltre, prestava servizio all’ospedale del Delta di Lagosanto. Lo scrive il Secolo d’Italia.
Quarta dose a chi sopravvive a sto punto.
speriamo che non incolpino i non vaccinati , va di moda criminalizzare chi
dissente ….