Un caso sconvolgente di abusi su minori è emerso a Gliwice, in Polonia, dove un bimbo di 4 anni sarebbe stato vittima di violenze prolungate da parte di una coppia lesbica composta dalla madre biologica e dalla sua compagna.
Julia Bilkiewicz, 27 anni, e Patrycja Januszkiewicz, 29 anni, che convivevano con tre bambini, sono state arrestate dopo che il piccolo è riuscito a fuggire dal loro appartamento ed è stato trovato nudo in strada, con solo le scarpe indosso. Il bambino presentava segni di violenze brutali e sadiche.
L’ufficio del procuratore distrettuale di Gliwice ha reso pubbliche le accuse, sottolineando la gravità delle lesioni subite dal bambino. Secondo le indagini, Patrycja J. avrebbe inflitto alla vittima torture fisiche e psicologiche, tra cui fame, abusi verbali, minacce di abbandono e violenze fisiche come pugni, morsi, strangolamenti e l’uso di cavi per frustarlo.
Inoltre, il bambino era disabile, affetto da una patologia ossea congenita che aveva richiesto diversi interventi chirurgici all’età di quattro anni. Nonostante la sua vulnerabilità, la coppia è accusata di averlo torturato fisicamente e psicologicamente in maniera sistematica.
Il 31 luglio 2024, il bambino è riuscito a fuggire dall’appartamento ed è stato trovato per strada con numerose ferite, tra cui contusioni alla spalla sinistra, al torace, alla guancia destra e all’orbita dell’occhio sinistro. È stato poi portato alla stazione di polizia da una passante che lo aveva trovato.
Questo incidente ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei bambini nelle famiglie con genitori LGBT, con i media pro-vita locali che criticano l’accettazione delle famiglie LGBT, tracciando paralleli con casi di abusi sui minori in famiglie simili all’estero.
La comunità locale e le autorità stanno indagando sulla tragedia, chiedendo maggiore vigilanza e misure di protezione per i bambini in situazioni simili. Il caso è ancora sotto inchiesta mentre emergono nuovi dettagli sul trattamento delle altre due sorellastre di Ignacy, che pare non abbiano subito gli stessi abusi.