Nel giro di due giorni, sono arrivati nella pediatria dell’ospedale San Bortolo di Vicenza tre bambini affetti da meningite. Tutti batteri diversi, nessuno in forma epidemica, ma tutti ugualmente aggressivi. La malattia non ha lasciato scampo a una bambina veronese di due anni, Aurora Benetton, morta dopo aver sviluppato una forma fulminante di meningite. Gli altri due piccoli ricoverati, uno di un mese e mezzo e l’altro con 20 giorni di vita appena, hanno reagito bene alle terapie e sono fuori pericolo. «È un caso che siano arrivati tutti e tre negli stessi giorni — rassicura il primario di pediatria Massimo Bellettato — I bambini vengono da province diverse e nessuna delle due forme individuate è epidemica, di quelle che solitamente allarmano la comunità». Non si può quindi parlare di casi contagiosi. Ma l’allerta, nei bambini al di sotto dei 5 anni, deve sempre essere massima. Sotto choc l’asilo che la piccola Aurora frequentava a Verona: «Stiamo cercando di elaborare il lutto. Abbiamo detto a bambini che c’è un angelo in più in cielo».
Il primario: «Purtroppo il vaccino non copre tutti i ceppi».
La virulenza varia fra i sierotipi a causa delle diversità che caratterizzano il genoma. I sierotipi di pneumococco sono stati identificati attraverso delle reazioni con anti-siero tipo specifici. Le infezioni più acute sono causate da un piccolo gruppo di sierotipi (4, 6B, 9V, 14, 18C, 19F e 23F) tutti inclusi nel vaccino pneumococcico 13-valente.
I sierotipi sopra riportati causano circa il 90% delle infezioni di tipo invasivo nei bambini, e circa il 60% negli adulti. In particolare il sierotipo 19A, molto virulento e resistente, è la principale causa di infezioni delle vie respiratorie e malattie altamente invasive.