La Questura, promosse una azione penale. Come da prassi, venne interessata la Questura di Savona, la quale con un dettagliato rapporto datato 1 luglio 1950, riferì al Magistrato inquirente l’esito delle indagini compiute. In tempo successivo l’istruzione venne , con provvedimento in data 12 aprile 1952, della Corte di Appello di Genova, rimessa alla Sezione Istruttoria. Le imputazioni furono di omicidio volontario aggravato plurimo in persona dei 39 fucilati di Piana Crixia e Cadibona e di rapina aggravata in danno degli stessi; occultamento di cadaveri; e abuso di autorità contro arrestati;
Tutti gli imputati negli interrogatori si dichiararono innocenti. la corte di appello di Verona riprese il procedimento nelle sue competenze, e tutti i responsabili se la scamparono, tutti i loro gesti furono catalogati come atti di guerra e pertanto coperti da amnistia, quella molto opportunamente ideata e portata avanti dal Guardasigilli Palmiro Togliatti.
Vigliacchi assassini
Un commento sincero lo lascierei volentieri ma sarebbe assai sgradevole.
Queste stesse persone che si sono autoassolte e i loro eredi sono gli stessi che ora quando si tenta di parlare di un dialogo pacificatore di fattacci di quasi 80 anni fa si arroccano e si arrampicano sugli specchi per poter continuare a portare la bandiera dei puri ed eroici difensori della patria…..
dimenticando di essere stati condivisori di ideali e valori che qui vicino e altrove hanno fatto diversi gravissimi danni e discriminazioni funeste.
Guardarsi troppo indietro ci impedisce di reagire meglio al presente.