Giuseppe Franco Cusumano, un medico di famiglia di Campobello di Mazara, ha condotto una serie di studi e ricerche empiriche per affrontare efficacemente il Covid-19 e le sue varianti. Secondo Cusumano, è possibile bloccare, curare e sconfiggere il virus attraverso una terapia “riducente-farmacologica” combinata, che prevede l’uso di azitromicina, idrossiclorochina, antiinfiammatori ed eparina a basso peso molecolare.
“Sulla base di una serie di studi siamo nelle condizioni di bloccare, curare e sconfiggere il Covid-19 e le sue relative varianti, attraverso una terapia ‘riducente-farmacologica’ combinata che consiste nella somministrazione di azitromicina, idrossiclorochina, antiinfiammatori ed eparina a basso peso molecolare.”
Questa combinazione terapeutica ha mostrato tassi di guarigione notevoli, oscillanti tra il 95% e il 98%. Oltre a questa terapia di base, Cusumano propone di aggiungere una flebo contenente glutatione, acetilcisteina e vitamina C. Questi elementi sono fondamentali per ripristinare il ciclo del glutatione, un tripeptide con proprietà antiossidanti e di metilizzazione del DNA. La somministrazione di questi nutrienti avrebbe un ruolo chiave nel bloccare la replicazione virale, agendo come un “cavallo di Troia” nel trattamento dell’infezione.
Se a questa terapia di base, che ci ha dato importanti risultati con percentuali di guarigione tra il 95-98%, aggiungiamo una flebo con glutatione, acetilcisteina e vitamina c ripristinando il ciclo del glutatione (tripeptide con proprietà antiossidanti e metilizzazione del Dna siamo nelle condizioni di bloccare la replicazione virale. E’ questo il cavallo di Troja”.
Cusumano, insieme al ricercatore Giovanni Puccio, ha osservato che gli organismi sottoposti a stress ossidativo sono più suscettibili all’infezione da Covid-19. Da queste osservazioni, è emerso che incrementare le riserve di glutatione mediante flebo potrebbe ristabilire il sistema redox ‘riducente-ossidante’, normalizzando così i processi di metilazione necessari per bloccare la replicazione del virus.
“Abbiamo scoperto che gli organismi in stress ossidativo erano più soggetti all’infezione – aggiunge Cusumano – quindi ne abbiamo dedotto che aumentando le riserve di glutatione con la flebo avremmo ristabilito il sistema redox ‘riducente-ossidante’ e normalizzato il processo di metilazione che serviva a bloccare la replicazione del virus”.
A giugno, a Campobello di Mazara, si è verificato un focolaio di Covid-19 che ha coinvolto circa una trentina di persone. Cusumano ha riferito che quasi tutti i pazienti sono stati trattati con successo grazie a un protocollo di terapia domiciliare che aveva già dimostrato la sua efficacia nei primi sintomi della malattia. Tuttavia, quattro pazienti non mostrano miglioramenti con il trattamento standard, e Cusumano ha ipotizzato che si trattasse di una variante del virus più aggressiva.
“Quasi tutti sono stati curati con risposte in modo soddisfacenti con la terapia domiciliare che già utilizziamo da un anno per curare il Covid-19 ai primi sintomi – spiega Cusumano -. In 4 non rispondevano alla terapia, forse perché si trattava di una variante più aggressiva.
Per affrontare questa situazione, ha deciso di intervenire personalmente, somministrando flebo contenenti 1 grammo di glutatione, 800 mg di acetilcisteina e una fiala di vitamina C. Dopo due flebo, Cusumano ha registrato un miglioramento significativo: i quattro pazienti, inizialmente in condizioni critiche, hanno risposto positivamente alla terapia. Dopo soli due giorni, tutti i pazienti sono stati dichiarati negativi e ora stanno bene.
Quindi sono andato di persona a somministrare una flebo con glutatione 1 gr. e 800 mg., 600 mg. di acetilcisteina e una fiala di vitamina c, fatta questa terapia con due flebo dopo due giorni abbiamo risolto con successo questi casi che stavano prendendo una brutta piega. Adesso i pazienti stanno bene e tutti negativizzati”.
Questo approccio innovativo e personalizzato ha dimostrato di avere un impatto positivo sulla gestione del Covid-19 nella comunità di Campobello di Mazara, evidenziando l’importanza della terapia integrativa e del monitoraggio continuo dei pazienti per adattare i trattamenti alle esigenze specifiche di ciascuno.
Ma siamo sicuri che si vuole sconfiggere il covid? Qualche dubbi li avrei visto il commercio di mascherine,tamponi,sieri vari trasformati in vaccini.