Come molti hanno constatato Facebook sta usando in maniera sempre più aggressiva lo strumento del «blocco». Un mio amico, ad esempio, non ha potuto condividere alcune dichiarazioni del professor Giorgio Palù (presidente di Aifa) che sottolineavano come la variante Delta del virus per quanto se ne sa ora non sembri mostrare sintomi preoccupanti. E sono innumerevoli gli stop imposti a chi non gradisce i caratteri liberticidi del Ddl Zan o è scettico dinanzi ad altre parole d’ordine.
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