Studiato dai medici del Gom un tassello importante nella lotta contro il Coronavirus
Una terapia aerosol, con un farmaco antagonista dell’adenosina, ha dato risultati positivi in poco tempo su quattordici pazienti, il commissario Fantozzi ha inoltrato all’Aifa la richiesta di brevetto“
Vituperata, bistrattata da anni, la sanità calabrese al tempo del Coronavirus reagisce e, con uno scatto di reni o meglio di intelligenza, potrebbe aver trovato un “tassello fondamentale” nella cura al Covid-19. I protagonisti di quello che potrebbe diventare uno studio medico rivoluzionario sono le eccellenze mediche del Grande ospedale mediterraneo di Reggio Calabria che, nelle settimane in cui l’epidemia aveva raggiunto la Calabria, si sono ritrovati – grazie all’intuizione della commissaria del Gom Iole Fantozzi – hanno messo insieme le loro esperienze, confrontato le loro conoscenze e creato un brain trust che è stato in grado di studiare una terapia molto efficace nella cura dell’infezione da Covid-19.“
La scoperta
La scoperta scientifica, per la quale è stata avanzata una richiesta di brevetto all’Aifa e a breve verrà realizzato uno studio allargato, ha consentito ai sanitari reggini di curare 14 pazienti e di avere riscontri nel giro di 5 giorni. L’idea è nata da un confronto serrato fra Pierpaolo Correale e Sebastiano Macheda, rispettivamente responsabili dei reparti di Oncologia media e Terapia intensiva, ed ha preso spunto da uno studio effettuato sugli animali da Michail Sitkovsky, luminare medico di Boston.
Il farmaco
Ma cosa hanno fatto i medici reggini? In buona sostanza, come spiegato dal dottore Correale, hanno “somministrato ad alcuni pazienti un farmaco che agisce sui ricettori dell’adenosina, per via aerosol, e la terapia ha avuto effetto in cinque giorni. Quattro pazienti su sei sono usciti dalla terapia intensiva”.
Tassello importante contro il Covid
Per Sebastiano Messina questa “idea, frutto di opinioni diverse a confronto, potrebbe diventare un tassello fondamentale nella cura del Coronavirus. Si tratta adesso di verificare i nostri risultati attraverso uno studio allargato ad un numero maggiore di pazienti”. Soddisfatto anche Massimo Caracciolo: “Questo studio, naturalmente, deve essere confermato. Sui casi trattati uno solo ha presentato effetti collaterali. Anche per questo abbiamo richiesto all’Aifa uno studio multicentrico”.