Emorragie gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, respiratorio e cardiovascolare e infine tante, tante infezioni, anche per Covid-19. Nei paesi dell’Unione Europea (quindi Regno Unito escluso) più che gli shock anafilattici sono queste malattie che emergono in una marea di reazioni avverse, il 50% sono gravi e hanno avuto esito fatale in 2.787 casi. E ‘quanto emerge dal dossier di 36 pagine ( quasi tutte le tabelle, link in fondo alla pagina ) preparato da Gospa News sulla base dei dati ufficiali di EudraVigilance estratti e analizzati nelle voci più significative da una marea di rapporti piuttosto attendibili perché provengono per lo più dalla sanità del personale e non da privati cittadini.
EudraVigilance è il database europeo per la gestione e l’analisi delle segnalazioni di sospette reazioni avverse a medicinali autorizzati o che sono oggetto di studio attraverso studi clinici nello Spazio economico europeo (SEE). Il sistema è operativo dal dicembre 2001. È proprio dall’analisi delle sue statistiche che non è certo il rossore da iniezioni a preoccupare …
Ci sono volute ore di lavoro per cercare di riassumere come il portale di farmacovigilanza dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA), con sede ad Amsterdam (Olanda), a differenza dell’analogo sistema VAERS utilizzato negli USA, non elabora una tabella immediata rendendola difficile e ambigua leggere le statistiche differenziate in macro-gruppi. Questo compito è affidato dall’EMA ad agenzie nazionali come l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che all’inizio di febbraio aveva diffuso un primo rapporto cercando di minimizzare il record negativo dell’Italia a livello europeo.
Il nuovo rapporto di farmacovigilanza non è stato ancora preparato dall’agenzia di Roma e sarà sicuramente molto difficile scrivere: perché i dati aggiornati al 27 febbraio 2021 e riferiti ai tre vaccini autorizzati in via sperimentale per l’emergenza Covid-19 in Europa e nel mondo, ovvero Pfizer-BioNTech, Moderna e AstraZeneca, non solo sono inquietanti ma assolutamente allarmanti per l’Italia in quanto il numero di effetti indesiderati ha addirittura superato quello degli Stati Uniti d’America, che contano 328 milioni di abitanti contro 60 milioni degli italiani. Prima di proseguire, occorre fare una premessa necessaria sul significato dei dati.
Proprio per evitare di apparire come sostenitori del NO-VAX, che non siamo in quanto ribadiamo il semplice diritto di avere vaccini sicuri, divenuto ormai tabù nell’era della pandemia Covid-19, riportiamo la lettura “precauzioni” di la stessa Agenzia europea per i medicinali. prima dei numeri rozzi e angoscianti.
«Le informazioni riguardanti i sospetti effetti collaterali non devono essere interpretate nel senso che il medicinale o il principio attivo causa effettivamente l’effetto osservato o che il loro uso non è sicuro. Solo una valutazione dettagliata e un esame scientifico approfondito di tutti i dati disponibili consentono di trarre conclusioni fondate sui benefici e sui rischi di un medicinale – si legge nel sito dell’EMA – Ogni singolo caso registrato in EudraVigilance si riferisce in generale a un paziente; tuttavia, un rapporto può contenere riferimenti a più di un effetto collaterale. Pertanto, il numero di effetti indesiderati non corrisponderà necessariamente al numero dei singoli casi ».
Pertanto, i 2787 casi di reazioni avverse con esito fatale menzionati all’inizio (2.012 per il vaccino Tozinameran-Comirnaty di Pfizer, 533 per Cx-024414 di Moderna, 242 per Ciadox1 di AstraZeneca) non corrispondono necessariamente a un numero identico di pazienti deceduti perché, a differenza dei Centri americani per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) che hanno reso pubblici i dati del Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS), sul sito web EMA ed EudraVigilance non è stato possibile identificare il conteggio delle presunte vittime di eventi avversi reazioni. Ma il rapporto globale sulle reazioni avverse gravi, che ammontava a 34.733 su 95.554 segnalazioni totali, è già di per sé abbastanza allarmante.
La diffusione del vaccino AstraZeneca ha contribuito a “far esplodere” i numeri dei casi più gravi nell’Unione Europea, con 10.930 segnalazioni su 13.983 (circa il 78,2%), sebbene sia stato approvato l’ultima volta il 29 gennaio. sebbene sia stato approvato l’ultima volta il 29 gennaio (ma solo per le persone in buona salute fino a 65 anni in Italia). Questo siero contro il Covid-19, accolto con molteplici riserve dopo vari eventi imprevisti, compresi quelli letali negli studi clinici,ha già superato il conteggio percentuale dei problemi causati da quello di Moderna, autorizzato il 6 gennaio, con 1.621 reazioni gravi su 3.266 (circa il 49,6%). Mentre quella di Pfizer-BioNTech (approvata in via sperimentale come le altre ma già il 21 dicembre 2020) ha raccolto 78.305 segnalazioni a EudraVigilance di cui 23.082 per gravi effetti collaterali anche fatali.
BOOM DI REAZIONI AVVERSE IN ITALIA
Purtroppo l’Italia è stata decisiva per determinare questi numeri già a 5 cifre, riportando 27.917 anomalie dopo l’inoculo di Tozinameran-Comirnaty, 363 dopo il vaccino mRNA Cx-024414 e 720 per il Ciadox1, per un totale di esattamente 29mila che non solo luoghi sopra gli USA dove sono state registrate 19.907 reazioni avverse di cui 3.767 gravi e 1.095 decessi, ma evidenzia che nel caso del siero Pfizer-BioNTech la penisola italiana ha superato di oltre 5 volte i casi del secondo paese europeo, ovvero la Spagna , e poca consolazione che per quelli di Moderna e AstraZeneca sia rispettivamente dietro in classifica rispetto agli iberici e ai francesi.
Un osservatore pignolo potrebbe obiettare che il dato americano è aggiornato al 18 febbraio, mentre quello che abbiamo ottenuto dall’Italia il 27 febbraio. Ma l’obiezione sarebbe vana perché l’allarme è insito nel rapporto tra reazioni e persone vaccinate che hanno raggiunto i 57 milioni negli Usa mentre oggi un articolo pubblicato dal quotidiano Il Fatto Quotidiano, citando fonti governative, fa riferimento a 5 milioni di amministrazioni già avvenute in Italia. Tuttavia, rappresentano il 10% di quelli effettuati in Nord America fino a due settimane fa.
La percentuale di persone vaccinate italiane con effetti indesiderati diventa quindi circa lo 0,5% del totale: cioè simile allo 0,4% di letalità che il Covid-19 ha tra i contagiati in Italia secondo studi di autorevoli virologi come il professor Giorgio Palù, superato dalla polemica mediatica di ottobre contro i blocchi asfissianti alla successiva nomina a presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco …
Qual è il numero attuale ed esatto di morti? Quante gravi reazioni avverse dovrà affrontare il Governo di Roma, visto che il nostro Paese è l’unico in “blu scuro” per il 43% dei casi denunciati sul totale dell’Unione Europea? Al momento questi dati non sono rilevabili e bisognerà attendere il rapporto AIFA, ipotizzando che sia in grado di elaborare una lettura delle statistiche corrette visto che in precedenza sono emerse discrepanze tra i dati ufficiali e quelli analizzati dalle indagini giornalistiche, da parte di in virtù dell’ambiguità che regna sul portale di farmacovigilanza di cui vanno necessariamente segnalate 3 allarmanti criticità e alcune inquietanti domande retoriche. CONTINUA A LEGGERE…