Si trova ricoverata nel reparto di Cardiologia dell’ospedale “Gravina” di Caltagirone l’ausiliaria dello stesso nosocomio colpita da shock anafilattico dopo la somministrazione del vaccino anti -Covid e costretta a ricorrere al Pronto soccorso dato che le sue condizioni mostravano preoccupanti peggioramenti.
La donna, 53 anni, che presta servizio in Pediatria, è indicata come paziente allergica. Dopo essersi vista inoculare il vaccino alle 9,30 circa ed essere rimasta sotto osservazione per circa 45 minuti, è prima tornata al lavoro pur avvertendo qualche fastidio ma, dopo l’aggravarsi del quadro, è stata accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale per poi essere trasferita in Cardiologia dove, come si apprende dall’Asp, le sue condizioni vengono costantemente monitorate dai medici. La donna, sempre secondo fonti Asp, non evidenzia patologie cardiocircolatorie e gli accertamenti in corso serviranno a verificare se gli spiacevoli accadimenti che l’hanno avuta come involontaria protagonista siano da collegare senza alcun dubbio alla vaccinazione. L’Asp ha comunque informato che segnalerà il fatto in questione all’Aifa perché possa essere inserito nell’apposita casistica, pur ribadendo che, alla luce degli esiti delle somministrazioni sin qui effettuate in Italia e nel mondo, il vaccino è sicuro.
La vicenda ha creato una comprensibile preoccupazione nell’ambiente sanitario calatino, dove nel frattempo l’inoculazione delle dosi anti – coronavirus prosegue alacremente, portando una ventata di speranza, e ha sinora interessato oltre 600 operatori in larga prevalenza ospedalieri, per coinvolgere in questi giorni anche quelli del Distretto sanitario.