Il Vaticano, mediante una nota della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha diffuso alcune specificazione morali sui vaccini creati o sperimentati mediante l’utilizzo di linee cellulari derivanti da feti abortiti
L’ex Sant’Uffizio ha deciso di esprimersi sul tema. Questo avviene proprio mentre l’Europa si accinge a dare il via al piano di vaccinazione. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha detto qualche sì che potrebbe suonare come inaspettato:
“Quando non sono disponibili vaccini contro il Covid-19 eticamente ineccepibili (ad esempio in Paesi dove non vengono messi a disposizione dei medici e dei pazienti vaccini senza problemi etici, o in cui la loro distribuzione è più difficile a causa di particolari condizioni di conservazione e trasporto, o quando si distribuiscono vari tipi di vaccino nello stesso Paese ma, da parte delle autorità sanitarie, non si permette ai cittadini la scelta del vaccino da farsi inoculare) – hanno fatto sapere dall’ex Sant’Uffizio – è moralmente accettabile utilizzare i vaccini anti-Covid-19 che hanno usato linee cellulari provenienti da feti abortiti nel loro processo di ricerca e produzione”.
La ratio della riflessione è chiara: affinché l’utilizzo di quei vaccini sia fattibile, bisogna che non esistano altre soluzioni. Come viene specificato, però, devono esistere quelle condizioni precise senza cui la morale cristiana non fa sconti.
Aaa finalmente il Vaticano scopre le carte e esce la matta jolly, tra pedofili, omosessuali e ricchi prelati, ora si capiscono le parole di un anima che diceva, Gesù piange perché i preti cadono come la neve all’inferno.