I ricercatori hanno scoperto che la prevalenza della variante del Sud Africa, nota come B.1.351, tra i pazienti che hanno ricevuto due dosi del vaccino era circa otto volte superiore rispetto a quelli non vaccinati. I dati, pubblicati online durante il fine settimana, suggeriscono che il B.1.351 è più in grado di “sfondare” la protezione del vaccino rispetto al ceppo originale, hanno scritto i ricercatori nello studio.
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