Il 28 novembre 2024, i media yemeniti hanno riferito di una nuova serie di attacchi aerei condotti da aerei da guerra statunitensi e britannici che hanno colpito il distretto di Bajil, nella provincia di Hodeidah, nel sud dello Yemen.
Questi attacchi sono avvenuti pochi minuti dopo che il leader di Ansarallah, Abdul-Malik al-Houthi, aveva confermato che il governo yemenita, avrebbe continuato a supportare la Palestina attraverso operazioni militari.
Al-Houthi ha enfatizzato che lo Yemen non intende permettere che i fronti vengano evacuati né che l’occupazione israeliana isoli Gaza, ribadendo che il paese resterà impegnato in tutti i campi di battaglia.
“ “Non possiamo permettere che i fronti vengano evacuati e che l’occupazione isoli Gaza, e siamo presenti in tutti i campi di battaglia… Noi, nel fronte di supporto in Yemen, se Dio vuole, cerchiamo di fare del nostro meglio per sostenere il popolo palestinese”, hanno detto gli Houthi in un discorso televisivo giovedì.
Al-Houthi ha aggiunto che uno degli obiettivi principali dello Yemen è quello di impedire la navigazione israeliana nel Mar Rosso.
“C’è il controllo completo nel prevenire la navigazione israeliana nel Mar Rosso e il nostro fronte di supporto rimarrà attivo”, ha sottolineato il leader di Ansarallah.
La dichiarazione sottolinea l’impegno del governo yemenita nel contrastare le attività israeliane nella regione, considerando che il Mar Rosso è una via commerciale cruciale e un’importante area per il controllo militare.
Nel contempo, gli Houthi hanno rivelato che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno effettuato ben 844 raid aerei e bombardamenti navali sullo Yemen dall’inizio dell’anno, senza ottenere risultati significativi né cambiare la posizione strategica delle forze yemenite.
Gli Houthi hanno descritto questi attacchi come inefficaci, senza alcun impatto reale sul fronte di resistenza. La coalizione a guida occidentale, che ha lanciato una guerra contro lo Yemen nel gennaio 2024 nel tentativo di fermare le azioni pro-Palestina di Sanaa, non è riuscita a contenere le forze yemenite, che hanno risposto attivamente agli attacchi occidentali. In particolare, le forze armate yemenite hanno preso di mira ripetutamente le navi da guerra occidentali nel Mar Rosso.
Recentemente, queste operazioni hanno costretto la portaerei USS Lincoln a lasciare le acque dell’Asia occidentale, segnando un evento significativo. Al-Houthi ha commentato: “Per la prima volta nella storia della Marina degli Stati Uniti, la portaerei ha perso il suo ruolo deterrente”, indicando la crescente forza e resilienza della resistenza yemenita.
Nel suo discorso del 28 novembre, al-Houthi ha anche fatto riferimento a una famosa citazione del defunto segretario generale di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che ha dichiarato:
“L’era delle sconfitte è finita, ed è arrivata l’era delle vittorie.”
Questa frase è stata usata per indicare un cambiamento nel corso degli eventi geopolitici in Medio Oriente, dove le forze resistenti, come Hezbollah in Libano e gli Houthi in Yemen, stanno emergendo più forti di fronte agli attacchi occidentali e israeliani.
Al-Houthi ha poi parlato dei fallimenti degli israeliani nel tentativo di distruggere Hezbollah in Libano, dove, nonostante le pressioni internazionali e le campagne americane, il gruppo di resistenza libanese non solo ha mantenuto il suo potere, ma ha anche contribuito a cambiare la situazione politica della regione.
Secondo al-Houthi, “il nemico ha visto che il costo per raggiungere i suoi obiettivi dichiarati era troppo alto ed è diventato impossibile”, e ha raggiunto uno stato di disperazione nell’eliminare la resistenza.
L’annuncio di al-Houthi è arrivato solo un giorno dopo che la Resistenza Islamica in Iraq (IRI) ha confermato la sua intenzione di continuare a condurre attacchi contro Israele, sostenendo i palestinesi a Gaza nonostante il cessate il fuoco in Libano.
La resistenza in Yemen, Iraq e Libano rappresenta un fronte comune contro le politiche israeliane, con l’obiettivo di consolidare il sostegno alla causa palestinese e opporsi all’influenza occidentale nella regione.