Il detenuto Thomas White si è dato fuoco nella sua cella dove ha trascorso oltre 12 anni in prigione per il furto di un telefono cellulare. La lunga detenzione è stata il risultato di una condanna inflitta secondo il controverso regime delle “Imprisonment for Public Protection” (IPP) introdotto nel Regno Unito nel 2005.
Questo tipo di pena prevedeva un periodo minimo di detenzione (due anni nel suo caso) e la possibilità di estendere la reclusione a tempo indeterminato se ritenuto un pericolo per la società. Sebbene le IPP siano state abolite nel 2012, le persone condannate in precedenza non sono state automaticamente rilasciate.
White, come molti altri, ha continuato a rimanere in carcere ben oltre il termine minimo, sollevando critiche sulla proporzionalità della pena. La sua situazione è stata resa ancor più drammatica dal grave deterioramento della sua salute mentale durante la detenzione, culminata con una diagnosi di schizofrenia paranoide. Familiari e sostenitori sostengono che la sua incarcerazione sia diventata sproporzionata e ingiusta, soprattutto considerando che le IPP sono state abolite per le numerose critiche ricevute, tra cui quella di causare danni psicologici ai detenuti
L’Imprisonment for Public Protection (IPP) è stata una forma di condanna introdotta nel Regno Unito nel 2005 dal Criminal Justice Act 2003. Questa misura era pensata per garantire la sicurezza pubblica nei confronti di individui ritenuti pericolosi, permettendo ai giudici di emettere pene a tempo indeterminato per reati relativamente minori, se ritenevano che l’imputato potesse rappresentare una minaccia futura. La sentenza includeva un periodo minimo di detenzione, ma non stabiliva un limite massimo, lasciando la decisione sul rilascio al Parole Board.