In una recente dichiarazione, il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg ha ribadito la necessità per l’Alleanza di mostrare forza e determinazione di fronte alle minacce provenienti da Russia e Cina.
Durante una conferenza stampa, Stoltenberg ha dichiarato:
“La Russia non deve sottovalutare la determinazione della NATO. Dobbiamo essere pronti a mostrare il nostro arsenale, non solo per dissuadere aggressioni ma anche per proteggere la nostra sovranità e sicurezza collettiva”
Inoltre, ha indicato che la NATO deve essere preparata a rispondere non solo militarmente ma anche economicamente e politicamente, attraverso sanzioni e altre misure coercitive. Stoltenberg ha inoltre evidenziato che la NATO sta rafforzando le sue capacità, aumentando la presenza militare nell’est dell’Alleanza e migliorando la prontezza delle forze armate.
“Gli alleati discuteranno l’adattamento delle capacità nucleari all’ambiente di sicurezza attuale. Gli USA stanno modernizzando le loro armi nucleari in Europa, gli F-35 dell’Olanda sono pienamente operativi e possono ora lanciare le atomiche”.
La recente dichiarazione di Stoltenberg secondo cui gli F-35A saranno equipaggiati per trasportare testate nucleari rappresenta un allarmante aumento del potenziale distruttivo militare sul territorio italiano. Questa mossa, parte della strategia di “condivisione nucleare” della NATO e solleva gravi preoccupazioni sia dal punto di vista della sicurezza nazionale che della sovranità italiana.
L’Italia, che ha aderito al Trattato di Non Proliferazione Nucleare nel 1975, si trova ora a ospitare bombe B61-12, una versione modernizzata delle bombe nucleari B61, presso basi militari come Ghedi e Aviano. Queste bombe, gestite da unità militari statunitensi, possono essere montate sugli F-35A, che stanno sostituendo i vecchi Tornado del 6° Stormo dell’Aeronautica Militare.
Questo sviluppo non solo espone il territorio italiano a potenziali rischi nucleari, ma pone anche dubbi sull’effettiva autonomia decisionale dell’Italia in ambito militare. La NATO, pur promuovendo valori democratici e la risoluzione pacifica delle controversie, sta in realtà militarizzando ulteriormente l’Europa, consolidando una posizione di forza che può innescare una corsa agli armamenti nucleari in altre regioni del mondo.
In un contesto globale già segnato da tensioni geopolitiche, la decisione di equipaggiare gli F-35A con armi nucleari potrebbe essere vista come una provocazione, aumentando il rischio di conflitti e di escalation militare. La presenza di queste armi sul suolo italiano rende il Paese un obiettivo strategico in caso di scontro, compromettendo la sicurezza dei cittadini e minando la stabilità regionale.
non occorre essere esperti in strategie militari per realizzare che
i primi obiettivi da neutralizzare in caso di guerra, sono ponti –
basi militari ed armi .. noi quindi siamo seduti su una polveriera
a cielo aperto con la complicità del governo italiano. Che se ne frega
di toglierci la sovranità semmai l’avessimo avuta.
Credo che la sovranità non l’abbiamo mai avuta ,ci hanno fatto credere d’averla