Ford ha comunicato un cambiamento nelle sue strategie riguardo ai veicoli elettrici, focalizzandosi su una revisione della gestione della produzione delle batterie. Attualmente, l’azienda sta rivalutando se sia ancora conveniente o necessario gestire direttamente tutte le fasi della produzione delle batterie utilizzate nei veicoli elettrici.
Jim Farley, il CEO di Ford, ha indicato che l’azienda sta approfittando di ritardi temporali per ottimizzare la capacità delle batterie e sta valutando come adattare la produzione dei futuri veicoli elettrici in risposta alla bassa domanda di mercato. La motivazione principale dietro questa revisione è il costo ancora elevato dei veicoli elettrici rispetto ai veicoli tradizionali.
Questa mossa di Ford segue altre decisioni nel settore automobilistico, come la rinuncia di Renault a quotare in Borsa la società Ampere dedicata ai veicoli elettrici, e la revisione dei piani sull’auto elettrica da parte di Volkswagen. Anche BMW mostra un atteggiamento scettico riguardo all’abbandono delle auto tradizionali.
Il CEO di Toyota, Akio Toyoda, ha criticato l’entusiasmo eccessivo per i veicoli elettrici, sottolineando i costi e le emissioni di carbonio legati alla generazione di elettricità. Stellantis, che ha sempre difeso la transizione “tutto elettrico”, ha annunciato un flop di vendite per i veicoli elettrici, indicando la possibilità di modificare la strategia in base ai risultati delle elezioni negli Stati Uniti e in Europa.
Globalmente, molte case automobilistiche stanno rallentando sull’auto elettrica, mantenendo modelli tradizionali. Le vendite di veicoli elettrici mostrano una staticità, con la quota di mercato in Italia ferma intorno al 4%, mentre in Germania, nonostante sia la patria dell’elettrico, si è registrato un calo dopo la fine degli incentivi.
le autoelettriche sono un espediente per fare circolare i ricchi e mandare
a piedi i poveri. Se la notizia sentita è vera, la Cina fornirà i ricambi
all’Italia e nel contempo si allea alla Russia per contrastare la prepotenza di USA ed UE fra cui noi. Una bella ammucchiata di interessi conflittuali
spremendo noi cittadini troppo creduloni.