Oggi, la madre di Alexei Navalny è stata informata che l’oppositore russo è deceduto a causa di un malore improvviso.
Alexei Navalny, era considerato in Occidente il principale oppositore di Putin. Tuttavia, è importante notare che all’interno della Russia, l’opposizione non ha attualmente un leader che possa essere considerato all’altezza di Putin, e Navalny non ha mai goduto di grande considerazione. Un esempio di ciò è rappresentato dalla sua candidatura a sindaco di Mosca, dove ottenne solo il 8% dei voti su il totale di aventi diritto, evidenziando una scarsa popolarità tra il pubblico nazionale.
La sua biografia politica inizia nel 2000, con affiliazioni a vari partiti nel corso degli anni, dal partito Yabloko all’Alleanza popolare, al Partito del progresso e infine alla Russia del futuro dal 2018.
Alexei Navalny ha raggiunto una maggiore notorietà nell’Occidente rispetto alla sua popolarità in patria. Questo, in parte, è dovuto alle manifestazioni non autorizzate da lui organizzate nel centro di Mosca, che spesso hanno visto l’intervento della polizia con arresti sia per Navalny che per i giovani manifestanti, molti dei quali hanno aspirazioni legate all’Occidente e all’Europa.
È interessante notare che Alexei Navalny, nonostante sia considerato un oppositore di Putin e abbia guadagnato notorietà soprattutto in Occidente, ha posizioni conservatrici che lo hanno esposto alle accuse di omofobia da parte dei russi stessi. Questo aspetto della sua visione politica può risultare sorprendente per molti dei suoi sostenitori occidentali, che potrebbero non essere completamente a conoscenza di tali dettagli o delle sfumature della politica russa.
Le condanne e il carcere
Alexei Navalny, è stato condannato a una pena di 9 anni di carcere in regime di massima sicurezza per i reati di truffa e oltraggio alla corte. La sentenza è stata pronunciata dalla giudice Margarita Kotova in un’udienza tenutasi nel carcere di Pokrov, situato a breve distanza da Mosca, dove Navalny stava già scontando una precedente condanna.
La condanna si basa sull’accusa di frode attraverso l’appropriazione di milioni di rubli in donazioni al suo Fondo anticorruzione (Fbk). Questa condanna si aggiunge a quella inflittagli nel febbraio del 2020, quando Navalny è stato condannato a due anni e mezzo di prigione per un caso di frode risalente al 2014.
Qual è l’effettiva nazionalità di Navalny?
La controversia sulla nazionalità di Alexei Navalny ha avuto origine dalle sue stesse dichiarazioni, soprattutto durante un’apparizione televisiva in Ucraina nel 2013. Durante questo evento, Navalny ha rivelato che la maggior parte dei suoi parenti risiede in Ucraina e ha sostenuto di essere metà ucraino e metà russo. Questa affermazione ha sollevato una serie di interrogativi sulla sua identità e le sue radici etniche. Inoltre, Navalny ha aggiunto un ulteriore livello di complessità alla discussione riferendo che la sua famiglia ha origini ebree askenazite. Il suo cognome, Navalny, deriverebbe dalla parola ebraica “Naval”, che significa “pazzo”.
La rivelazione di Navalny sulla sua doppia appartenenza, ucraina e russa, insieme alla sua origine askenazita, ha contribuito a creare un quadro complesso della sua identità nazionale. Ciò ha alimentato speculazioni e dibattiti sulla vera identità di Navalny rendendo il dibattito sulla sua vera affiliazione e le sue connessioni con diverse comunità etniche un argomento di interesse e discussione, specialmente considerando il suo ruolo come oppositore politico in Russia, portando alcuni critici a sottolineare la necessità di maggiore trasparenza da parte di Navalny. Alcuni sostengono che tale mancanza di trasparenza possa influire sulla sua autenticità come rappresentante genuino dei russi.
Il punto di vista di Nicolai Lilin
Nicolai Lilin, uno scrittore russo naturalizzato italiano, ha espresso all’ANSA un punto di vista critico riguardo all’immagine di Alexei Navalny diffusa in Occidente. Afferma che Navalny, il dissidente russo recentemente deceduto in carcere, non era un politico, bensì uno strumento di propaganda senza un vero programma politico o un’idea ben definita. Lilin sottolinea che Navalny, inizialmente proveniente dall’estrema destra russa, era un nazista. Tuttavia, quando Putin ha perseguitato i nazisti, Navalny si è trasformato in un progetto finanziato dall’Occidente, cambiando la sua immagine da nazista a libertario.
Il punto di Lilin è che Navalny non era un vero oppositore politico di Putin, ma piuttosto un elemento di disturbo in Russia che lavorava per gli interessi del mercato occidentale. Navalny è stato internato in carcere, secondo Lilin, non perché Putin volesse ucciderlo, ma per dimostrare che il sistema putiniano può utilizzare la legge per reprimere coloro che minacciano il funzionamento dello Stato. Lilin suggerisce che la morte di Navalny in carcere non avrebbe giovato agli interessi di Putin, ma che l’Occidente avesse un maggiore interesse nel trasformarlo in un martire e utilizzarlo come simbolo della lotta per la libertà.
il punto di vista di Nicolai Lilin mi sembra credibile , I malori improvvisi
ormai fanno parte dei casi di cronaca giornalieri, il carcere del detenuto
non era pari a quello dove Assange viene lasciato deperire. Sembra avesse
tutti confort , cellulari,internet , porte aperte …