Il capo dell’esercito britannico, il generale Sir Patrick Sanders, ha avvertito i cittadini del Regno Unito di prepararsi per una guerra di portata simile alle grandi conflitti del XX secolo e ha indicato la possibilità che essi stessi potrebbero dover mobilitarsi.
Durante un discorso presso l’International Armoured Vehicles exhibition a Londra, Sanders ha paragonato la situazione in Ucraina alle crisi del 1914 e del 1937, sottolineando che solo “eserciti di cittadini” saranno in grado di sconfiggere l’imminente attacco al modo di vita occidentale.
L’idea di eserciti di cittadini sottolinea la partecipazione diretta della popolazione alla difesa del paese in situazioni di emergenza o conflitto. Questo concetto è spesso associato a periodi in cui le risorse militari sono limitate, e la necessità di coinvolgere la popolazione civile diventa cruciale per sostenere sforzi bellici su larga scala.
Il generale ha ammonito che l’invasione russa dell’Ucraina è un segno di ciò che potrebbe accadere in futuro, richiamando l’attenzione sulle lezioni apprese dalle guerre passate. Ha evidenziato che la scala potenziale del conflitto nei prossimi anni non deve essere sottovalutata e che la guerra non riguarda solo il suolo nero del Donbas o la ricostituzione di un impero russo, ma mira a sconfiggere il sistema e il modo di vita occidentale in senso politico, psicologico e simbolico.
Sanders ha anche chiesto un quasi raddoppio delle dimensioni dell’esercito britannico e ha sottolineato l’importanza della mobilitazione non solo militare, ma anche civile, sottolineando che i cittadini britannici devono essere preparati per una mobilitazione civica senza precedenti dall’Europa occidentale del 1945.
In risposta al suo discorso, il governo ha sottolineato che non è sul tavolo un richiamo militare completo e che non vi è alcuna intenzione di introdurre la leva obbligatoria. Il portavoce del primo ministro Rishi Sunak, Max Blain, ha affermato che le forze armate britanniche hanno una tradizione di volontariato e che non ci sono piani per cambiarla, definendo l’ipotesi di guerre ipotetiche come non utile.
Le parole di Sanders seguono mesi di avvertimenti preoccupanti da parte di altri membri chiave della NATO, soprattutto in Europa continentale. Il ministro della difesa tedesco, Boris Pistorius, ha recentemente fatto chiamate radicali per prepararsi a una guerra che potrebbe ridefinire drasticamente l’atteggiamento difensivo multilaterale dell’esercito tedesco.
Documenti trapelati recentemente al giornale tedesco Bild hanno rivelato che Berlino sta elaborando piani di emergenza per un massiccio attacco russo all’Europa occidentale, in particolare agli Stati baltici.
Il piano, descritto come uno “scenario di esercitazione”, prevede un’ipotetica campagna di guerra ibrida russa contro Estonia, Lettonia e Lituania nel luglio di quest’anno, utilizzando false accuse di discriminazione contro i russi come pretesto per schierare truppe al confine occidentale con i paesi dell’UE e in Bielorussia. Secondo le previsioni di questo scenario, la NATO schiererebbe 300.000 truppe in Europa orientale solo all’inizio del 2025.