Sottomarini russi, armati di ordigni atomici, sono apparsi al largo delle coste degli Stati Uniti e hanno spaventato il Pentagono.
I generali a stelle e strisce sono rimasti sbigottiti da questo dispiegamento, in quanto ritenevano che i sottomarini russi fossero in navigazione principalmente nelle acque del Mar Nero e del Mar Mediterraneo. “I sottomarini nucleari russi vengono dispiegati al largo delle coste degli Stati Uniti, del Mar Mediterraneo e altrove lungo la periferia dell’Europa” ha affermato Michael Peterson, direttore dell’Istituto russo per la ricerca marina, presso la Us Naval War College, avvertendo che questo episodio “riflette il dispiegamento di sottomarini nello stile sovietico della Guerra Fredda”.
Sebbene in passato negli Usa si è affermato di conoscere con sufficiente precisione i siti di schieramento dei sottomarini nucleari russi e le rotte dei loro movimenti, l’allarme attuale del Pentagono dimostra esattamente il contrario. In effetti, i sottomarini russi possiedono una tecnologia stealth, che rende molto difficile se non impossibile rintracciarli nelle vaste profondità marine. Ciò potrebbe vanificare qualsiasi sforzo di prevedere e quindi neutralizzare un ipotetico attacco. Una vera minaccia fantasma.
Che sta succedendo? Perché i russi schierano i loro sottomarini?
Forse è la risposta russa alla dottrina militare elaborata di recente dalla Nato, quella dell’attacco nucleare così massiccio da decapitare di colpo la struttura di comando russa e impedire un contrattacco.
Se la Federazione Russa avesse schierato i sottomarini intorno a Usa ed Europa, proprio con l’ordine impartito ai rispettivi comandanti di lanciare attacchi nucleari devastanti proprio nel caso di interruzione della catena di comando?
Sarebbe una dimostrazione plastica da parte dei russi della totale infondatezza della dottrina militare elaborata dalla Nato. In caso di attacco nucleare massiccio da parte della Nato, seguirebbe un contrattacco nucleare russo assicurato al 100%, da parte di sottomarini fantasma che potrebbero essere ovunque.
Oppure, la risposta dei russi è un’altra. Qualche settimana addietro il presidente Usa Joe Biden aveva adottato la decisione di fornire all’esercito ucraino i missili americani Patriot, che sarebbero già arrivati in Ucraina. Di fronte alle proteste russe le autorità statunitensi hanno replicato che i missili Patriot hanno una funzione eminentemente difensiva. La replica americana però non convince. I missili Patriot possono essere usati per un attacco in profondità nel territorio russo. Lo schieramento di sottomarini russi è un messaggio chiaro e forte: se lanciate missili Patriot contro la Russia, per rappresaglia subirete un attacco missilistico nel territorio nordamericano ed europeo. In entrambe le ipotesi e comunque in tutti i casi possibili lo scenario è fortemente preoccupante. Per giunta nel silenzio dei media mainstream.
beh chi la fa l’aspetti no?
si fanno scudo della UE in particolar modo dell’Italia , ed hanno trovato
la sorpresa …