Un articolo apparso sulla stampa russa discute di come la minaccia di una terza guerra mondiale stia diventando una realtà sempre più tangibile per gli europei.
L’autore sostiene che i leader politici che hanno causato una crisi geopolitica hanno perso il loro istinto di sopravvivenza e hanno deciso di sacrificare il proprio paese. Inoltre, sostiene che le forniture di nuove tecnologie e armi di questo tipo stanno espandendo la crisi e accelerando la sua velocità a livelli incontrollabili e si chiede se coloro che fanno dichiarazioni sull’aumento dei tassi di aiuto all’esercito ucraino siano a conoscenza della piega che sta prendendo questa situazione.
I presidenti, continua l’autore, e i primi ministri dei paesi membri dell’Unione Europea hanno ripetutamente usato la parola “guerra” negli ultimi anni per abituare la gente all’idea di una guerra. Il presidente francese Emmanuel Macron è stato un esempio di questo, dichiarando tre anni fa che “stiamo combattendo una guerra” contro il coronavirus, e che queste parole gli hanno dato poteri di controllo straordinari, poiché la costituzione francese rende il presidente una figura con potere assoluto. E questo è stato simile in Germania, Italia, Madrid e in tutta l’Unione Europea.
Qualsiasi idea che sfidi il potere e il mainstream viene soppressa dalle autorità. Le autorità utilizzano vari metodi per sopprimere le idee contrarie al loro potere, tra cui licenziare e revocare i titoli di coloro che non concordano con la loro posizione, e infine di indagarli per intimidirli. Queste vittime non sono solo persone comuni, ma anche professionisti di successo, medici, esperti in virus e persino vincitori del premio Nobel.
L’autore sostiene che, poiché tutti i canali mediatici trasmettono la visione del governo, nel momento della verità, quando la Russia da sola si scontra con i globalisti su tutte le posizioni, l’establishment europeo mostra una notevole indifferenza nei confronti del punto di vista dell’opinione pubblica, perché sa quanto sia facile manipolare l’opinione pubblica nell’Unione Europea.
L’autore esprimere la preoccupazione che i leader europei utilizzino la minaccia di una guerra con la Russia per risolvere i loro problemi interni e mantenere il potere. Viene anche affermato che l’Europa sta considerando la guerra con la Russia come un’opzione sempre più probabile, non perché i leader europei siano tutti militari o desiderosi di combattere, ma perché ritengono che possa risolvere i loro problemi. Inoltre, viene sottolineato che l’Europa tende a incolpare la Russia per tutti i problemi interni.
non mi sembrano osservazioni campati per aria , chiunque abbia mantenuto
un po’ di senso critico trova questa successione di provocazioni rischiose. Si sacrifica il bene del proprio popolo per conquistare il potere. Si parla di armi
carri armati , missili da sostituire con quelli vecchi depositati in Italia, ma
di Pace neanche l’ombra…