É stato il fratello Stefano (i due vivevano assieme in via Bortolazzi) a trovarlo privo di vita. Da qualche giorno Claudio non si sentiva bene, anche se continuava imperterrito a recarsi al lavoro, nell’officina di via Carbonera. Cosa che ha fatto anche sabato, fino alle 13.30, per poi recarsi a fare la spesa, nel pomeriggio. Sembrava, insomma, un fine settimana come tutti gli altri. Ma domenica mattina il malore fatale: Stefano ha chiamato il 118, ma ormai per lui non c’era più nulla da fare.
Quella dell’attività di gommista ha una storia che, per i Pasqualato, risale agli anni Cinquanta, quando i fratelli Umberto e Dino, rispettivamente padre e zio di Claudio e Stefano, decidono di avviarla in via Eraclea, per trasferirsi, poi, vicino al Forte del ’48 e, successivamente, in via Carbonera. Claudio vi lavora fin dalla fine degli anni Settanta, da quando è ritornato dal servizio di leva. Ne diventa socio, quando il papà va in pensione, quindi titolare unico. Un’attività storica, molto conosciuta in città.
Tifosissimo del Sandonà Calcio, Pasqualato seguiva tutte le partite, anche in trasferta, praticamente da sempre. Domenica i tifosi lo hanno salutato con uno striscione (Ciao Claudio, vecchio Caimano) e ai funerali sarà posta, per volontà del fratello, la sua sciarpa sul feretro. L’ultimo saluto domani, mercoledì, alle 10.30, nella chiesa di San Giuseppe Lavoratore.