Studio Pubblicato in: MMW – progressi in medicina | Numero speciale 4/2021 Prof. Dott. medico Bodo C. Melnik, Prof. Dr. Gerd Schmitz, Univ.-Prof. dott medico Swen Malte Giovanni
Contesto: recenti studi epidemiologici associano il consumo di latte vaccino non fermentato, ma non di prodotti lattiero-caseari fermentati, ad un aumentato rischio di malattie della civiltà.
Obiettivi: Presentazione di dati epidemiologici e fisiopatologici sui rischi per la salute associati al consumo di latte.
Metodo: Indagini Selettive PubMed tra il 2005 e il 2020 considerando studi epidemiologici che distinguono chiaramente tra latte non fermentato e latte fermentato e i suoi potenziali rischi per la salute.
RISULTATI: Studi epidemiologici confermano una correlazione tra consumo di latte e peso alla nascita, crescita lineare durante la pubertà, acne volgare, diabete mellito di tipo 2, cancro alla prostata, cancro al seno, carcinoma epatocellulare, linfoma non Hodgkin, morbo di Parkinson e mortalità generale. Rispetto al consumo di latte, l’assunzione di latte fermentato/prodotti a base di latte mostra effetti sulla salute da neutri a benefici, che sono spiegati dalla segnalazione mTORC1 attenuata dovuta alla fermentazione batterica del latte.
Conclusioni: il consumo persistente a lungo termine di latte non fermentato, ma non di latte/prodotti lattiero-caseari fermentati, potrebbe aumentare il rischio di malattie della civiltà. L’evitare il latte, in particolare il latte fresco pastorizzato, può migliorare la prevenzione e ridurre il ripetersi di comuni malattie della civiltà occidentale.
Chi vuole può andare sul sito:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/
e nella casella di ricerca digitare cancer seguito dal nome dell’alimento in inglese
Potrà constatare che quasi tutti gli alimenti sono cancerogeni o potenzialmente tali.
Effettivamente però la Kundalini è usata come terapia, per cui gente meditate, meditate, meditate…
Gli studi scientifici sono fondamentali, ma poi devi ragionare con la tua testa, soprattutto per quelli a carattere statistico.
Come ho detto, personalmente concordo, dato che non riesco a digerirlo, ma questo potrebbe essere dovuto alla mancanza di un enzima che forse non ho perché sono stato allattato con latte artificiale e quindi non l’ho potuto sviluppare.
Il latte però accompagna la storia dell’uomo da sempre, sia fresco, sia fermentato che nelle sue innumerevoli lavorazioni.
Per iniziare togliamo di mezzo l’aspetto etico, altrimenti dovremmo buttare nel cesso metà del settore agroalimentare (purtroppo non viviamo in un mondo ideale e personalmente non mangio carne di animali giovani da più di trent’anni).
Per cui limitiamoci al latte fresco.
La prima distinzione che farei è tra latte di allevamento intensivo e quello della fattoria della nonna (ossia “biologico”).
Spero che questa distinzione l’abbiano fatta anche gli scienziati che hanno condotto questi studi, altrimenti il tutto è falsato in partenza, in quanto il danno alla salute potrebbe essere causato da altri fattori contaminanti presenti nel latte stesso (che magari si riducono o scompaiono con le successive lavorazioni).
Quindi per non introdurre elementi di disturbo, dobbiamo limitarci al latte fresco biologico.
A questo punto però, come diamine fai a selezionare i gruppi su cui effettuare lo studio, cosa fai li controlli giorno e notte che bevano solo latte biologico?
Non mi sembra fattibile.
Alternative?
Direi di sì, effettuare lo stesso studio ma su base storica per determinare l’incidenza statistica delle medesime malattie, in funzione del consumo di latte fresco delle diverse popolazioni. Studio che credo si possa anche fare (confrontando, per esempio, l’insorgere di tali malattie nella popolazione mongola, alto consumo di latte, con quella esquimese, od altra, il cui consumo di latte sia basso o nullo).
Ma è stato fatto?
Se poi vogliamo ritornare al discorso etico, avrei due soluzioni:
1 Tofu, magari anche d’insetto per un maggior apporto proteico (disgustoso ma etico, perlomeno da un punto di vista umano)
2 Sedersi nella posizione del loto, congiungere indice e pollice di entrambe le mani, pronunciare molte volte HOMMMM intervallato da qualche secondo di silenzio e… nutrirsi di Kundalini.
Se ti riesce, è fatta, non c’è bisogno d’altro.
In caso contrario, i futuri archeologi ritroveranno un corpicino mummificato e si chiederanno che cosa caxxo stesse facendo.
A chi invece ritiene che essere tutti vegetariani comporterebbe un minor impatto ambientale, chiedo: hai mai provato a pensare cosa succederebbe se la popolazione mondiale fosse formata da quasi 8 miliardi di capre? A confronto il pianeta Marte ci apparirebbe come un’oasi di vita.
Tutto sommato si starebbe bene come siamo, se non ci fossero gli STRONZI.
Mamma mia che faticaccia, giuro che non lo faro mai più, ognuno mangi e beva cosa caxxo vuole e non se ne parli più. 😊
Altro che statistico il problema del latte è che alza il fattore IGF-1 che è coinvolto nello sviluppo del cancro del colon, della prostata, della mammella e dell’endometrio. Ma se aspetti che la Tv te lo dica stai fresco
Il problema da me posto era un altro, ossia: ”
– siamo sicuri che questi presunti effetti avversi siano dovuti al latte in sé o ad altre sostanze derivanti dai mangimi adottati e da tutte le altre diavolerie per far produrre una quantità di latte abnorme a quelle povere vacche?
– altrimenti per quale motivo il problema si presenta in modo rilevante solo in questo ultimo studio?
– L’IGF-1 che può essere presente negli alimenti come i latticini, viene però scomposto durante la digestione e non ha alcun effetto biologico nell’uomo. La quantità di proteine che assumi, d’altra parte, ha un effetto più diretto sui livelli di IGF-1 .
Ora emergono questi nuovi studi che sembrano dire il contrario, ma è ancora tutto da vedere, la scienza non è un dogma, è sempre in discussione.
Aspettiamo anche le repliche e, per quanto mi riguarda, sono anche scarsamente interessato dato che non consumo latte fresco.
Quindi prima di partire in quarta e prendere tutto per oro colato, poniti qualche domanda.
E prima di essere cosi tanto tracotante, attiva qualche neurone e cerca di comprendere i termini della questione.
Dopo millenni solo adesso scopriamo che il latte è deleterio per la salute solo perché esce un nuovo studio che lo afferma e deve essere preso a priore per buono, senza neanche esaminare la questione più approfonditamente, ma per favore…
Gentilissimi Grandeinganno, non è più possibile lasciare commenti sul vostro sito Telegram. A cosa serve fare domande? Non si può rispondere se non con le emoticon. In tutti i casi l’ultima foto da voi postata di un quotidiano che parlava di siccità in Italia e altri Paesi, risale ai primi anni 70. Ricordo benissimo quel periodo climatico. Infatti i problemi di oggi sono ciclici. Nessuna emergenza siccità oggi se non per scopi disgustosi. Cordialmente.
Ha ragione è stato un lapsus