Gruppo italiano monitora l’evoluzione della situazione. Cingolani: ‘Nessuna criticità’.
“Eni ha ricevuto comunicazione di una limitata riduzione dei flussi dal proprio fornitore russo relativamente all’approvvigionamento gas verso l’Italia. Eni continuerà a monitorare l’evoluzione della situazione e comunicherà eventuali aggiornamenti”.
Lo si legge sulla piattaforma di infomazioni privilegiate (pip) per il monitoraggio Remit del Gestore dei mercati energetici.
Un portavoce Eni , interpellato dall’ANSA, “conferma che Gazprom ha comunicato una limitata riduzione delle forniture di gas per la giornata di oggi, pari a circa il 15%. Le ragioni della diminuzione non sono state al momento notificate”.
“Non c’è alcuna indicazione al momento di rischi sulle forniture energetiche”. Lo ha detto Tim McPhie, portavoce della Commissione Ue, rispondendo ad una domanda sui possibili effetti delle riduzioni di gas annunciate da Gazprom ieri sul Nord Stream 1 e oggi sui flussi diretti a Eni. Rispetto agli stoccaggi di gas “sono oltre il 50%, oggi a circa il 52-53%, che è anche sopra al punto al quale eravamo l’anno scorso in questo momento”, ha aggiunto poi. Quindi per l’inverno “i preparativi sono in corso, questo monitoraggio molto attento è in corso e c’è uno sforzo molto più ampio su cui stiamo lavorando per diversificare e cambiare la nostre forniture e fonti di energia”.
Dopo le forniture ridotte ieri da Gazprom alla Germania “continuiamo a monitorare la questione molto attentamente e rimaniamo in contatto con le autorità tedesche”, ha aggiunto, “serve solo a ribadire” l’importanza del piano Repower Eu.
“In relazione alle notizie di una riduzione di forniture di gas russo, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani comunica che l’andamento dei flussi di gas è costantemente monitorato in collaborazione con gli operatori e che al momento non si riscontrano criticità”. Lo rende noto l’ufficio stampa del ministro.
Ma roba da matti, affrontano il problema come se fossero casalinghe che suonano alla vicina di casa: “scusa Maria, a te arriva il gas?”.
I pozzi non sono i nostri e se chiudono il rubinetto, ritorniamo all’età della pietra!
Con le sanzioni che gli abbiamo messo, Putin magari è pure un filino incazzato.
Per cui chiedete direttamente a lui se ci sono problemi (oltretutto, nello specifico, mi sembra che Gazprom si sia anche comportata correttamente).
E arriva anche Tim che vorrebbe “diversificare e cambiare la nostre forniture e fonti di energia”, lo acquisteremo forse, direttamente o indirettamente, dagli States pagandolo 10 volte tanto?
Il RepowerEu, con cui vorrebbero fare in meno di 5 anni quello che non hanno neanche provato a fare in più di 50, ci farà piangere fino all’ultima lacrima, con risultati che dubito arriveranno.
Facciamo parte di un’unione di stati senza un governo unico ma con invece una banca unica.
Se non è follia, o pura imbecillità, questa, vorrei sapere cos’altro può esserlo.
Siamo solo vacche da mungere.
Ciao
Credo che non siamo più neanche mucche da mungere: siamo inutili scarafaggi in sovrannumero, lo hanno detto chiaro e tondo che siamo troppi e una bella decimazione, a mio parere già iniziata, renderà il loro mondo più bello
Ciao,
infatti le vacche quando non producono più la giusta quantità di latte, vengono mandate al macello.
Rimarranno solo quelli funzionalmente utili al mantenimento del sistema.
E non si potranno certo dire che saranno i fortunati sopravvissuti, ma tutt’altro.
La speranza è che l’istinto di sopravvivenza prevalga su quello di “allevamento”.
😱
Facciamo parte di una moneta unica senza un’unione di Stati….😏
Banca Centrale + succursali, e produce moneta con con tanto di copyright ©, senza neanche garantirne la copertura in oro.
Come Totò e Peppino ne “La banda degli onesti”, solamente che questa è la banda dei disonesti. 😏