In una dichiarazione diffusa il 24 giugno, Amnesty International ha accusato la polizia israeliana di aver commesso, durante e dopo il confitto in Israele e a Gaza, una lunga serie di violazioni dei diritti umani ai danni dei palestinesi in Israele e a Gerusalemme Est occupata, attraverso una campagna repressiva basata su arresti di massa, uso illegale della forza contro manifestanti pacifici, maltrattamenti e torture.
“Le prove raccolte da Amnesty International compongono un drammatico quadro di discriminazione e di uso spietato della forza da parte della polizia israeliana contro i palestinesi in Israele e a Gerusalemme Est occupata. La polizia dovrebbe proteggere tutte le persone che si trovano sotto il controllo di Israele, ebrei o palestinesi che siano. Invece, gran parte degli arresti seguiti agli scontri intercomunitari hanno riguardato palestinesi e i pochi cittadini ebrei di Israele arrestati sono stati trattati con maggiore indulgenza. I suprematisti ebraici continuano a organizzare manifestazioni e i palestinesi continuano a subire repressione”, ha dichiarato Saleh Higazi, vicedirettore di Amnesty International per il Medio Oriente e l’Africa del Nord.