Nel video che sta facendo il giro del mondo si vede il funerale di Awdat Lathaleen, attivista e giornalista palestinese ucciso a 31 anni nella Cisgiordania occupata. L’esercito israeliano ha cacciato via i presenti, dichiarando che il villaggio di Umm al-Khair è “una zona militare”. I giornalisti sono stati costretti a lasciare le tende dove documentavano la cerimonia, sotto il fuoco dell’esercito israeliano, mentre diversi attivisti israeliani venivano ammanettati. Durante il raid militare, alcuni sono stati scaraventati a terra e feriti. Oggi, donne, uomini e bambini di Umm al-Khair affrontano da soli il dolore del lutto e una violenza sanguinosa che continua a segnare le loro vite.
Chi era Awdah Hathaleen
Awdah Hathaleen era un attivista e giornalista impegnato nel movimento civile non violento nella zona di Masafer Yatta, un’area composta da 19 villaggi nella Cisgiordania meridionale. Spesso condivideva aggiornamenti sulla vita quotidiana della sua comunità, raccontando soprattutto le difficoltà e gli abusi causati dalle incursioni dei coloni israeliani.
Oltre al suo impegno sul campo, Hathaleen ha dato un contributo importante al documentario No Other Land, co-diretto da Basel Adra e Yuval Abraham e vincitore di un Oscar. Durante le riprese, svolse un ruolo fondamentale, portando la sua esperienza diretta sulle tensioni e le sfide di Masafer Yatta.
Era anche una figura rispettata e un leader nella sua comunità. Padre di famiglia con moglie e tre figli, chi ha lavorato con lui lo ricorda come un attivista straordinario, sempre presente per sostenere la sua gente.
La sua vita si è tragicamente conclusa il 29 luglio 2025, intorno alle 20:00, quando è stato ucciso da un colono israeliano vicino al suo villaggio, Umm al-Khair, situato nelle colline a sud di Hebron. L’uomo, identificato come Yinon Levi — soggetto a sanzioni internazionali — stava usando un bulldozer per distruggere proprietà palestinesi. Hathaleen si sarebbe avvicinato a lui per protestare, ma Levi gli ha sparato al petto, ferendolo mortalmente. Hathaleen è morto poco dopo all’ospedale di Beersheba.

Chi è l’assassino Yinon Levi
L’assassino è il colono israeliano Yinon Levi, che Trump ha rimosso dalla lista delle sanzioni statunitensi. Dall’inizio della guerra a Gaza, soldati e coloni israeliani hanno ucciso più di 1.000 palestinesi nella Cisgiordania occupata, dove le demolizioni di case palestinesi procedono a un ritmo vertiginoso, mentre i coloni, sostenuti dal governo israeliano, si appropriano di altre terre palestinesi.
Levi è stato anche ripreso in un video che mostra chiaramente come spari contro un gruppo di palestinesi vicino all’insediamento di Carmel, un atto che per molti è la rappresentazione tragica di come Israele sta “cancellando” la vita palestinese, una persona alla volta.
La polizia israeliana ha arrestato Levi sul posto, ma anche altri palestinesi e due turisti stranieri sono stati fermati. Un altro palestinese è stato ferito dopo un’aggressione da parte di un altro colono.
Le violenze dei coloni, spesso armati e sostenuti dalle forze di sicurezza israeliane, rimangono in gran parte impunite, come sottolinea l’organizzazione per i diritti umani B’Tselem, che ha denunciato un aumento senza precedenti di attacchi quotidiani contro i palestinesi in Cisgiordania, inclusi incendi dolosi, rapine e aggressioni fisiche.
Il film No Other Land ha contribuito a portare alla luce la lotta degli abitanti di Masafer Yatta, che resistono da decenni contro la designazione del loro territorio come “zona di tiro”, ovvero campo militare israeliano, e contro le continue minacce di espulsione. Purtroppo, la notte in cui Hathaleen è stato ucciso, anche un altro giovane palestinese, Mohammed Samer Suleiman al-Jamal, è morto dissanguato a un posto di blocco a Hebron. Le forze armate israeliane hanno impedito l’accesso alle ambulanze e sono rimaste a guardare mentre moriva dissanguato tra atroci sofferenze.
