Quando Vittorio Colao descrive un futuro in cui il 5G gestirà ogni aspetto della nostra vita – dalle serrature intelligenti al riconoscimento facciale, dai sistemi medici automatizzati al riscaldamento che si regola da solo – viene spontaneo chiedersi: ma siamo davvero sicuri che sia un progresso? O assomiglia piuttosto alla distopia di George Orwell in *1984*, dove la tecnologia non serve a liberare l’uomo, ma a controllarlo?
Dalla Comodità alla Sorveglianza: Il Passaggio è Breve
Colao parla di un mondo iperconnesso come se fosse inevitabile e indiscutibilmente positivo. Ma quando dice che “non ci sarà più bisogno di passare un badge, ci sarà il riconoscimento facciale”, dovremmo rabbrividire. Perché se da un lato è comodo non dover cercare il tesserino, dall’altro significa che ogni nostro movimento potrà essere tracciato, analizzato e archiviato.
In *1984*, il Grande Fratello controlla tutto attraverso teleschermi e microfoni nascosti. Oggi, non servono più spie fisiche: bastano telecamere con intelligenza artificiale, sensori IoT e database centralizzati. E mentre Colao celebra l’efficienza, nessuno ci garantisce che questi dati non finiranno nelle mani sbagliate – governi autoritari, multinazionali senza scrupoli o hacker.
Automazione o Disoccupazione? Il Lato Oscuro delle “Fabbriche Intelligenti”
L’ex ministro cita entusiasta le “trasformazioni profonde” nelle fabbriche e nei trasporti, ma dimentica di menzionare il costo umano. Se tutto sarà gestito da robot e algoritmi, che fine faranno milioni di lavoratori? La retorica del “progresso inevitabile” nasconde una verità scomoda: il 5G accelererà la disuguaglianza, perché solo chi controlla la tecnologia avrà potere.
Un Futuro da Schiavi Digitali?
Colao sogna un mondo in cui “tutto si regolerà da solo”, ma questa utopia tecnocratica ha un prezzo: la perdita di autonomia. Se il tuo termostato decide per te, se la tua macchina sceglie quando frenare, se un algoritmo inietta farmaci nel tuo corpo senza che tu possa intervenire… siamo ancora liberi? O diventiamo semplicemente utenti di un sistema che decide al posto nostro?
Conclusioni: Innovazione Sì, ma con Consapevolezza
Il 5G può portare vantaggi, ma non possiamo accettare acriticamente una trasformazione che rischia di consegnarci a un controllo capillare e a una dipendenza tecnologica senza precedenti. Se vogliamo evitare che il futuro somigli a *1984*, serve un dibattito pubblico vero, che ponga domande scomode:
- Chi controllerà davvero questi dati?
- Come si prevengono abusi e sorveglianza di massa?
- Cosa succede a chi non vuole (o non può) adattarsi a questo sistema?
Finché leader come Colao continueranno a vendere il 5G come una fiaba senza ombre, Il rischio è che, un giorno, ci sveglieremo in un mondo in cui non saremo più noi a usare la tecnologia, ma sarà la tecnologia a usare noi.
quanto ci succede negli ultimi dieci anni va analizzato interamente,
essendoci uno stretto collegamento fra 5 G – riarmi – pandemie –
controlli digitali – nessuna valenza ramo sanità – attività didattiche.
Questi politici non solo ci raggirano ma garantiscono ai figli propri ed altrui,
una società infelice . Falcone-Borsellino-Dalla Chiesa e scorte sono morti invano . E mi fermo qui, da indignata e sconsolata.