Un video che simula un servizio del Tg1, mostra il virologo Matteo Bassetti assassinato in un agguato a colpi d’arma da fuoco. Il filmato, interamente generato con l’intelligenza artificiale, è un falso accurato che ha ingannato migliaia di utenti e si è rapidamente diffuso sui social network.
Nel video, una conduttrice digitale in stile Tg1 annuncia con tono solenne la morte di Bassetti, accompagnata da immagini ricostruite artificialmente e da una finta intervista al medico, anch’essa creata con IA. In quest’ultima, la versione digitale di Bassetti rilascia dichiarazioni contro l’industria farmaceutica.
La qualità del montaggio e la verosimiglianza del format Rai hanno contribuito a rendere il video particolarmente credibile agli occhi di molti utenti.
Matteo Bassetti ha reagito duramente attraverso i suoi canali ufficiali:
«È un atto gravissimo. Mi hanno fatto dire cose mai pronunciate e messo in scena una mia esecuzione. Questo non è solo diffamazione, è un pericolo per tutti.»
Il virologo ha inoltre annunciato che presenterà denuncia e chiede alle autorità un intervento deciso per arginare la diffusione di questi contenuti.
Il caso ha acceso i riflettori sulla pericolosità dell’uso incontrollato dell’intelligenza artificiale per creare fake news e sulla necessità di strumenti normativi e tecnologici in grado di identificare e bloccare in tempo reale i contenuti manipolati.
Il Ministero dell’Interno e l’AGCOM stanno monitorando la vicenda. Intanto, esperti di cybersecurity e disinformazione avvertono: «Non si tratta di un episodio isolato, ma del segnale di una tendenza in crescita. Servono educazione digitale e strumenti di verifica per proteggere l’opinione pubblica».