La Cina ha espresso una forte opposizione al piano proposto dal presidente statunitense Donald Trump riguardo alla Striscia di Gaza, definendolo inaccettabile e contrario ai principi internazionali.
Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, ha dichiarato che Pechino si oppone a qualsiasi “trasferimento forzato” della popolazione palestinese da Gaza, sottolineando che i palestinesi devono governare la Palestina come principio fondamentale per la fase postbellica.
“Gaza appartiene al popolo palestinese. È una parte inalienabile del territorio della Palestina, non una merce di scambio per guadagni politici”, ha detto il portavoce del Ministero degli Esteri Guo Jiakun ai giornalisti a Pechino.
Le osservazioni di Lin sono arrivate dopo che martedì il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha suggerito il trasferimento permanente dei palestinesi da Gaza, affermando che gli Stati Uniti “prenderanno il controllo” della Striscia di Gaza. Tali osservazioni sono state descritte come “shock” da diversi organi di stampa occidentali, tra cui The Guardian e Reuters.
La Cina ha ribadito il suo sostegno alla “soluzione a due Stati”, affermando che la questione palestinese deve essere risolta attraverso un accordo politico basato su questa soluzione, che prevede la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano, con Gerusalemme Est come capitale, in linea con i confini del 1967.
Pechino ha inoltre criticato l’idea di Trump di trasformare Gaza in una “Costa Azzurra del Medio Oriente”, definendola una violazione dei diritti nazionali legittimi del popolo palestinese e un tentativo di utilizzare la regione come merce di scambio politica.
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