Il presidente statunitense, Joe Biden, si è scagliato contro il presidente russo Vladimir Putin durante un comizio elettorale a San Francisco, definendolo un “pazzo figlio di puttana”. Durante il comizio, Biden ha manifestato preoccupazioni riguardo a un potenziale conflitto nucleare con la Russia, sottolineando tuttavia che la minaccia esistenziale primaria per l’umanità è rappresentata dal cambiamento climatico.
La risposta di Putin è stata sarcastica, evidenziando che in passato aveva dichiarato di preferire Biden a Trump come presidente e che alla luce delle recenti dichiarazioni, Putin ritiene di aver avuto ragione nel suo giudizio. Ha ironizzato sul fatto che Biden non avrebbe mai potuto esprimere parole di apprezzamento nei suoi confronti, suggerendo un’atmosfera ad alta tensione nelle relazioni tra i due leader.
Biden ha annunciato l’intenzione degli Stati Uniti di imporre ulteriori sanzioni alla Russia in risposta alla morte in carcere del leader dell’opposizione Alexei Navalny. Questo annuncio segue una serie di attacchi verbali da parte di Biden, che ha definito Putin “macellaio” e “criminale di guerra”, accusando direttamente il presidente russo e i suoi collaboratori della morte di Navalny.
Il Cremlino ha replicato alle dichiarazioni di Biden sostenendo che l’utilizzo di un linguaggio così forte da parte del presidente statunitense danneggia solo la sua immagine e quella di Washington. Il portavoce del Cremlino ha suggerito che Biden sta cercando di proiettare l’immagine di un “cowboy di Hollywood”, ma ha chiarito che ciò non riflette la realtà delle relazioni internazionali.
Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, ha risposto all’insulto di Biden suggerendo che gli americani potrebbero associare meglio l’epiteto a suo figlio, Hunter Biden, facendo riferimento alle controversie legali che coinvolgono il figlio del presidente statunitense.
In passato, anche la Russia non ha risparmiato attacchi, come nel 2023, quando il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Medvedev, ha definito Biden “un demente”, sottolineando che la demenza senile progressiva non sembrava essere un ostacolo per essere rieletto presidente degli Stati Uniti ma poteva comportare rischi, come l’inizio di una terza guerra mondiale per distrazione.
Povero rincoglionito