Il dottor David Martin, nel suo discorso al Parlamento Europeo durante il Summit Internazionale sulla COVID-19 III, ha fatto una sorprendente affermazione riguardo alla pandemia da COVID-19. Ha sostenuto che si è trattato di un atto premeditato di terrorismo interno. Il dottor Martin ha supportato le sue affermazioni con prove e le ha collocate in un contesto storico.
Il dottor Martin, presidente fondatore della M Cam Asset Management Company ed esperto americano in audit dei brevetti, ha iniziato il suo discorso affermando che il COVID-19 è stato isolato per la prima volta nel 1965, più di 50 anni fa. Ha sottolineato che all’epoca il virus era riconosciuto come un patogeno con potenziale per essere modificato e utilizzato in vari contesti, inclusa la possibile guerra biologica. Ha caratterizzato questo processo come un “colpo finanziario” e una “truffa finanziaria” in cui la comunità scientifica è stata manipolata. Questa presentazione ha avuto luogo durante il Summit Internazionale sulla COVID-19 III del Parlamento Europeo a Bruxelles.
Nel suo discorso, il dottor Martin ha sottolineato l’importanza di parlare al Parlamento Europeo, ricordando il suo coinvolgimento con l’istituzione oltre un decennio fa, quando aveva messo in guardia sulle conseguenze della manipolazione della natura contro l’umanità. Ha espresso gratitudine per l’opportunità di rivolgersi nuovamente al parlamento, notando l’aumento della consapevolezza e dell’interesse pubblico riguardo alla pandemia.
Il dottor Martin ha ringraziato sua moglie, Kim Martin, per averlo incoraggiato a condividere le sue conoscenze e informazioni all’inizio della pandemia. Ha spiegato il suo passaggio dalle apparizioni nei media mainstream all’interazione diretta con il pubblico, esprimendo la preferenza di trovarsi tra le persone presenti al summit piuttosto che cercare fama mediatica.
Il nucleo centrale della presentazione del dottor Martin ha riguardato la linea temporale storica della ricerca e manipolazione dei coronavirus. Ha evidenziato che il coronavirus fu isolato per la prima volta come patogeno modello nel 1965 e che già nel 1966 veniva utilizzato in esperimenti biologici transatlantici che coinvolgevano la manipolazione sugli esseri umani. L’anno successivo, nel 1967, furono condotti test sugli esseri umani utilizzando coronavirus modificati, indicando che lo sviluppo del virus come potenziale arma era in corso da oltre cinque decenni.
Inoltre, il dottor Martin ha sottolineato che la ricerca sui coronavirus è proseguita nel corso degli anni, compresa la modifica del patogeno in animali come suini e cani. In particolare, nel 1990, Pfizer ha depositato il primo brevetto per un vaccino a base di proteina spike per il coronavirus. Ha sottolineato l’importanza di questa scoperta, mettendo in discussione l’idea che le proteine spike siano state identificate come problematiche solo di recente. Il dottor Martin ha anche messo in discussione la credibilità dell’Operazione Warp Speed, sottolineando la lunga storia della ricerca sui coronavirus e la loro documentata capacità di mutare rapidamente, rendendo inefficaci i vaccini.
Il dottor Martin ha concluso il suo discorso ponendo domande importanti riguardo alle responsabilità dell’umanità e al tipo di società a cui aspiriamo. Ha esortato il pubblico a riconoscere le implicazioni di consentire la manipolazione e la diffusione di un patogeno come il coronavirus, attirando l’attenzione sulla mancanza di discussione globale su questi problemi in passato.
Le affermazioni e le prove presentate dal dottor Martin durante il suo discorso costituiscono un contributo stimolante alle discussioni in corso riguardo alle origini e alla gestione della pandemia da COVID-19.