Nel 2022, l’Italia ha destinato 28,75 miliardi di euro, corrispondenti all’1,51% del suo PIL, alla NATO. Ma il segretario generale Stoltenberg avverte: bisogna salire al 2%. Dall’inizio dell’invasione russa gli alleati della Nato hanno fornito all’Ucraina aiuti per 120 miliardi di dollari
È inaccettabile che si continui a gettare miliardi di euro nell’industria bellica, mentre le famiglie lottano per far fronte alle spese quotidiane. La disoccupazione e la povertà sono in costante aumento, eppure i leader del paese sembrano ignorare completamente le vere esigenze della popolazione.
L’Italia si trova attualmente ad affrontare una grave crisi economica, che si è ulteriormente aggravata a causa dell’aumento incontrollabile dei prezzi e dei tassi d’interesse in continuo aumento. In questa situazione estremamente difficile, è assolutamente incomprensibile che il governo dia ancora la priorità alla spesa militare anziché concentrarsi su politiche volte a sostenere l’economia, stimolare la creazione di nuovi posti di lavoro e alleviare le difficoltà finanziarie dei cittadini.
È essenziale destinare risorse significative all’economia, alla riduzione del carovita, alla creazione di occupazione e al sostegno alle imprese locali. La scelta di continuare a investire in armamenti mentre i cittadini soffrono a causa delle pressioni finanziarie è un abuso di fiducia e una negazione dei loro diritti fondamentali.
I cittadini italiani meritano un governo che si preoccupi veramente del loro benessere, invece di sacrificare il loro futuro per un’agenda militaristica irresponsabile. È ora di porre fine a questa follia economica e di mettere al centro delle politiche pubbliche il miglioramento delle condizioni di vita dei cittadini.
Perche’ non ne esce fuori invece di buttare soldi degli ITALIANI per una inutile e pericolosa causa come la nato.